Diego Blasi, candidato nelle liste di Sel al Consiglio comunale di Prato, ha proposto l’istituzione del “consigliere comunale aggiunto dei migranti”. Il candidato prospetta la creazione di un membro aggiuntivo dell’assemblea cittadina che sia espressione delle persone che abitano e vivono la città ma non hanno la cittadinanza italiana. Ne dà notizia il sito web Notizie di Prato, al quale Blasi spiega che “Parma, governata dal Movimento 5 Stelle, è stata una delle prime città a proporre l’istituzione di questa figura perché non è una proposta né di destra né di sinistra, ma semplicemente di buon senso”. Secondo i primi accenni ufficiosi della proposta il nuovo consigliere sarebbe individuato all’interno di una consultazione interna alle comunità di migranti della città e non avrebbe potere di voto.
Una proposta bocciata in pieno dal candidato sindaco della Città Forte Riccardo Bini, che al contrario chiede di abolire l’assessorato all’integrazione. “Se sarò sindaco non ci sarà nessun consigliere aggiunto per i migranti, per altro privo di poteri reali e, al limite, specchietto per le allodole per risvegliare lo stanco, spesso a ragione, elettorato di centrosinistra” afferma Bini, che aggiunge: “E’ una proposta pessima, che lede la libertà di tutti coloro che vivono a Prato – spiega Bini – italiani o stranieri che siano. Non solo. In un Paese già pieno di regole che tutti siamo chiamati a rispettare, se ne vogliono fare alcune che riguardino soltanto alcune categorie di persone, con la falsa promessa di agevolarle. Si crea qui, non solo nel caso degli immigrati, la diseguaglianza”.
Secondo Bini è da aboolire anche l’assessorato all’integrazione. “Non ha ragione di esistere – dice il candidato sindaco di Città Forte –. Al posto di un assessorato all’integrazione serve, semmai, un assessorato ai servizi sociali che dia risposte adeguate a tutti coloro che rispettano le regole, italiani e stranieri, senza discriminazioni al contrario e senza proposte ideologiche mascherate da buonismo”.
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