Ieri in serata è stato trovato l’accordo con i dipendenti della San Giovanni Bosco e così la scuola di Grignano non chiuderà. Il risultato è stato raggiunto grazie alla collaborazione tra la Diocesi, la parrocchia di San Pietro – ente proprietario e gestore dell’istituto -, la Fism, i genitori e i dipendenti.
Questi ultimi hanno infatti accettato il cambio del contratto di lavoro: l’intervento permetterà alla scuola di ridurre il deficit che ne aveva messo in forse il proseguimento dell’attività. Si attuerà in sostanza il passaggio dal contratto nazionale Agidae (Associazione gestori istituti dipendenti dall’autorità ecclesiastica) ad Aninsei (Associazione nazionale istituti non statali di educazione e di istruzione). Il cambio permetterà una decurtazione dello stipendio del 12% per la materna e del 18% per la primaria.
La firma sul nuovo contratto è stata apposta nella tarda serata di ieri nella sala rossa di Palazzo vescovile. L’accordo raggiunto, che contiene l’impegno del personale docente e non docente al passaggio ad Aninsei, per essere valido a tutti gli effetti dovrà essere ratificato presso la Direzione territoriale del lavoro. L’appuntamento si terrà entro la prossima settimana.
«Posso dirmi sollevato e soddisfatto per il risultato raggiunto – commenta il parroco di Grignano don Alessio Santini – voglio ringraziare le insegnanti per la grande disponibilità e regionevolezza che hanno dimostrato, l’obiettivo comune di salvare la scuola le vedrà penalizzate e me ne dispiace. Ma questa – aggiunge – era una strada obbligata». «Abbiamo voluto convocare in Curia tutte le parti in causa, a partire dai rappresentanti dei genitori, proprio per far capire come la Diocesi abbia a cuore le sorti di tutte le scuole paritarie cattoliche di Prato», conclude l’economa diocesana Irene Sanesi.