La Provincia lascerà un tesoretto di 42 milioni di euro. Presentato l’ultimo bilancio preventivo


Oltre nove milioni di investimenti, pressione fiscale invariata e una riduzione della “spesa libera” per il sostegno alle istituzioni culturali e alle associazioni cittadine. Sono i tratti principali del bilancio preventivo 2014 presentato dalla Provincia, l’ultimo prima della scadenza del mandato e del riassetto dell’ente, che secondo la riforma già approvata in Senato diverrà di secondo livello ed è destinato a cedere le proprie funzioni a Regione o Comune. Proprio questi ultimi si troveranno ad ereditare un tesoretto di circa 42 milioni, ovvero il patrimonio liquido che la Provincia di Prato ha depositato nelle banche. Risorse provenienti da avanzi di bilancio, che non si sono tramutati in investimenti a causa dei rigidi parametri del patto di stabilità, che quest’anno ha quasi raddoppiato le quote vincolate rispetto allo scorso anno, portandole a circa 9 milioni.
“Abbiamo un enorme rammarico,  quello di avere a disposizione ingenti risorse e non poterle impegnare. Nonostante i vincoli finanziari pesantissimi dettati dal patto di stabilità e soprattutto malgrado le molteplici difficoltà legate alla trasformazione istituzionale abbiamo scelto di spingere al massimo le potenzialità di investimento, lasciando ancora invariato e al minimo il prelievo tariffario” – afferma il presidente della Provincia Lamberto Gestri, che ha illustrato il bilancio preventivo assieme all’assessore Alessio Beltrame.

Tre le priorità individuate per il 2014: l’emergenza ambientale dovuta al dissesto idrogeologico; gli investimenti in edilizia scolastica per rispondere all’aumento delle iscrizioni alle scuole superiori e le politiche attive del lavoro.

Gli investimenti – La spesa in conto capitale destinata agli investimenti è pari a circa 9 milioni e duecento mila euro. Di questi circa 4 milioni e 300 mila euro verranno utilizzati per le infrastrutture viarie, oltre 2 milioni e 700 mila euro per il rischio idraulico, oltre 1 milione e 100 mila euro per gli edifici scolastici e circa 600 mila euro per la tutela ambientale. Per le strade, circa 409 mila euro sono destinati alla manutenzione straordinaria delle strade regionali 66 e 325, altri 650 mila alla manutenzione straordinaria delle strade provinciali; 280 mila per la realizzazione di asfalto fonoassorbente lungo la SR 325 nelle frazioni di Mercatale e S. Quirico del comune di Vernio, altri 190 mila alla realizzazione di un tratto di marciapiede sulla SR 66 in Comune di Poggio a Caiano, 320 mila al completamento del raddoppio della SP 6 all’innesto con la viabilità della seconda tangenziale; circa 200 mila per la realizzazione di un marciapiede lungo la SP 11 in comune di Carmignano. Un impegno per circa 2 milioni e 200 mila euro, riguarda la messa in sicurezza dei versanti in frana lungo la SR 325 nel Comune di Vernio.

Sul fronte dell’edilizia scolastica oltre 302 mila euro vengono utilizzati per interventi di manutenzione straordinaria per adeguamento strutture e impianti, 480 mila sono destinati alla la realizzazione di nuovi spazi legati all’aumento degli studenti; 360 mila serviranno per il completamento dei lavori nell’ex succursale dell’istituto Datini.
Impegnativo il programma di investimenti per fronteggiare il rischio idraulico: 1 milione per il lavori del Calice, altri 750 mila per il Bisenzio, circa 1 milione per la manutenzione straordinaria e le somme urgenze sui bacini di Ombrone e e Bisenzio.

Salvaguardia dei servizi – La spesa è finalizzata per il 55% circa ai servizi per i cittadini per un valore di 18 milioni e 195 mila euro. Ammontano a 9 milioni e 300 mila euro le risorse impegnate nel servizio di trasporto pubblico locale, mentre per i servizi per il lavoro sono destinati oltre 2 milioni e 200 mila euro. Un ulteriore intervento, intanto, è stato, attivato sul controllo della spesa libera: si registra un impegno complessivo di 1 milione e 200 mila euro, in diminuzione di 464 mila euro rispetto al bilancio 2013 (passa da 1.6 a 1.2 milioni). La Provincia  continuerà a sostenere le istituzioni culturali (Pin, Metastasio, Politeama, Fondazione Datini, Museo del Tessuto, Museo di scienze planetarie, Museo della Deportazione e Resistenza, sistema bibliotecario) con oltre 700 mila euro, circa 200 mila in meno rispetto all’anno scorso.

Pressione tariffaria – L’ente si conferma, in Toscana, quello con minor prelievo. Il tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell’ambiente viene mantenuto nella misura minima dell’1% (Prato è l’unica Provincia in Toscana ad applicare questa percentuale). L’imposta IPT, a fronte di aumenti per le altre province che vanno dal 20 al 30%, nella Provincia di Prato resta invariata. L’aliquota per l’RC auto è fissata al 16% (percentuale applicata da 8 delle 10 Province toscane).
Il bilancio sarà disponibile, non appena approvato dal Consiglio provinciale, in formato open data, in formato chiaramente e semplicemente leggibile dai cittadini per capitoli di entrata e di spesa.