Arriveranno domani i 50 profughi fuggiti dalla guerra siriana. Il Comune di Prato ribadisce la sua contrarietà all’accoglienza


Arriveranno domani (giovedì 10 aprile) 50 profughi fuggiti dalla guerra che infuria in Siria.
I nuovi profughi fanno parte dei circa 4mila che nelle ultime ore sono sbarcati sulle coste siciliane.

La riunione che si è tenuta in serata in Prefettura ha predisposto per il momento l’accoglienza per 20 dei 50 profughi: 12 saranno ospitati a Sofignano, nei locali della parrocchia, 8 invece in un agriturismo a Carmignano.

Resta da collocarne 30: durante il vertice in prefettura, infatti, l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Prato Giorgio Silli, ha ribadito la contrarietà sua e del sindaco all’accoglienza sul territorio pratese. La decisione verrà presa domani e non è escluso che il prefetto forzi la mano. Durante la riunione, infatti, è emerso con tutta evidenza il contrasto tra, da un lato, il rappresentante del Governo, Maria Laura Simonetti, i rappresentanti degli altri comuni e della Provincia – il sindaco di Vernio Paolo Cecconi, il vicesindaco di Poggio a Caiano Francesco Puggelli e l’assessore ai servizi sociali della Provincia Loredana Ferrara – e, dall’altro, l’assessore Silli, tanto che il Prefetto ha ipotizzato di allestire una tendopoli in città in mancanza di una diversa disponibilità. Al tavolo erano presenti anche i rappresentanti di Opera Santa Rita, coop. Humanitas e coop. Pane e rose; assenti giustificati, per un impegno fissato da tempo e interno all’ente, i rappresentanti della Caritas.

Silli già dopo la fuga dei profughi giunti precedentemente sul territorio pratese chiarì che “nell’eventualità di nuovi arrivi metteremo a disposizione le conoscenze dell’ufficio comunale asilo politico per coordinare il lavoro, ma ci opporremo ad ospitarli sul nostro territorio”.

Oggi, durante la riunione, l’assessore ha ribadito la posizione della Giunta Cenni, spiegando che il territorio pratese, a suo dire, non è in grado di ospitare profughi a causa dell’alto numero di immigrati presenti sul territorio. “Avevo già scritto al Governo precisando questa nostra posizione, evidentemente – ha chiosato polemico – il Presidente Renzi e il ministro Alfano non vogliono bene a Prato. Certo – ha concluso Silli – il prefetto ci potrà obbligare, ma noi non saremo comunque d’accordo”.

Intanto gli operatori e i volontari sono già al lavoro: l’Opera Santa Rita gestirà l’accoglienza a Sofignano; la Cooperativa Humanitas a Carmignano.

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