E’ andato in onda su Tv Prato il primo faccia a faccia fra i due principali candidati a sindaco di Prato: l’attuale primo cittadino Roberto Cenni, ricandidatosi alla guida della città con una lista civica tutta sua ma con l’appoggio di Forza Italia e di altri partiti del centro destra, e Matteo Biffoni candidato del centro sinistra. Si trattava del primo confronto assoluto fra i due contendenti alla carica di sindaco che Tv Prato ha trasmesso in esclusiva a “Parliamoci chiaro”, il settimanale di attualità curato e condotto da Giancarlo Gisonni (canale 74 del digitale e in streaming su tvprato.it). In studio, insieme al conduttore e ai due candidati Piero Ceccatelli e Carlo Bartoli, rispettivamente caposervizi dei quotidiani La Nazione e Il Tirreno. Tanti i messaggi arrivati anche dai telespettatori.
Prima domanda per il sindaco Cenni, che ha spiegato le ragioni per cui non si è stretto l’accordo col Nuovo centrodestra: “La differenza di vedute sull’aereoporto – una sciagura per la nostra città – e la questione delle città metropolitane hanno influito sul mancato accordo”.
“La decisione di una lista civica è stata fatta perché c’è una fetta di popolazione che non si riconosce nei contenitori classici dei partiti” ha detto Biffoni spiegando le ragioni che l’hanno spinto a presentarsi con una lista civica. La coalizione di centrosinistra è davvero unita? “Penso di sì, bisogna cercare di vincere le amministrative e poi di governare – ha risposto Biffoni – abbiamo trovato un punto d’incontro vero tra le varie anime del partito. C’è la volontà di fare un percorso politico insieme, c’è armonia in un partito che in passato forse non lo è stato fino in fondo, ma ora il clima è positivo”. “La mia lista civica sarà sganciata da precedenti esperienze politiche – ha detto Cenni – anche sull’eperienza che abbiamo fatto in questi 5 anni di governo. In caso di ballottaggio potremo valutare eventuali alleanze, dipenderà da come si svilupperà la campagna elettorale” ha aggiunto Cenni parlando di eventuali accordi postumi con Ncd. “Le primarie sono uno straordinario strumento democratico, ma per fare le primarie servono proposte politiche divergenti. Il Pd ha valutato che la mia candidatura potesse tenere insieme le anime del partito senza passare dalle primarie” ha risposto Biffoni alla domanda di Carlo Bartoli (“Non aver fatto le primarie può essere uno svantaggio?”)
Il dibattito è entrato nel vivo col primo botta e risposta su integrazione, sicurezza e legalità:
“La situazione del centro storico, la mancata sicurezza, i numeri dei disoccupati dimostrano che in questi 5 anni non si è governato bene, su tanti temi sono stati fatti passi indietro. Dobbiamo cambiare marcia, per questo facciamo una proposta alternativa” ha dichiarato Biffoni.
“Non so dove abbia vissuto Biffoni in questi 5 anni – ha replicato Cenni. Basta guardare i risultati dei controlli che vengono fatti per rendersene conto. Piazza delle Carceri, la riapertura del Civico, San Domenico, sono esempi concreti di rivitalizzazione del centro”. Sulla sparata di Rossi, che ha proposto tende per alloggiare i clandestini, i due candidati sono d’accordo. “Abbiamo sempre risolto noi problemi, nessun clandestino è mai rimasto a dormire all’addiaccio, li risolveremo anche stavolta” ha detto Cenni. “Una proposta non attuabile, Rossi non deve occuparsi di cose che non conosce. E’ una proposta insensata – ha aggiunto Biffoni – o Rossi dice cose intelligenti per aiutare la città di Prato o è meglio stia zitto, non è questa la soluzione”. Si è continuato a parlare di illegalità e immigrazione, Cenni: “In 5 anni non c’è stato nessun segno di integrazione. Si ritrovano sempre le stesse situazioni di illegalità. E’ un’illegalità diffusa, organizzata, non della singola impresa. Ci sono miliardi di euro di evasione, i cinesi sono diventati leader nello spaccio di droghe chimiche, se non riusciamo a far tornare la legalità coi controlli (che devono aumentare) continueremo a far ingiustizie tra chi rispetta le norme e chi no”. Biffoni: “Se si pensa che solo i controlli risolvano la situazione si sbaglia. Servono politiche di integrazione da associare alla repressione”. “Insegnare il cinese nelle scuole può servire per aiutare i nostri ragazzi ad avere opportunità di lavoro – ha aggiunto Biffoni.
Questione aeroporto
Il sindaco sulla questione aeroporto:
“I rapporti con le partecipate devono essere rivisti, in questo sono d’accordo con Renzi, ma quando parla dell’aeroporto di Firenze gli dico: se lo faccia sotto il suo campanile. Concepito così è una follia per l’area metropolitana. Che Renzi sia segretario del Pd e presidente del consiglio, con un filo diretto con Biffoni, mi fa stare in ansia per i risvolti negativi che l’ampliamento di Peretola potrebbe avere sulla nostra area”.
“Farò di tutto per cercare di bloccare quest’opera – ha risposto Biffoni – perché sono contrario. Il Pd pratese si è espresso contrariamente, come mostra il no del pratese Mattei
in consiglio regionale”. Cosa può fare Prato per impedire che si realizzi l’ampliamento di Peretola? chiede Piero Ceccatelli: “Quando si va con i dati veri sull’inquinamento e sulle ricadute che avrà sulla popolazione, da amministratore ad amministratore sono convinto che ci si ferma e poi si ricomincia una discussione. Siamo una grande città che porta le preoccupazioni di amministratori e cittadini che rappresentano la seconda città nella regione, da Firenze non potranno che prenderci in considerazione”. (Biffoni)
“Bisogna fare tutto il percorso legale fino in fondo – aggiunge Cenni – se non si risolvesse il problema in ambito locale dobbiamo andare uniti nell’interesse della nostra città. Gli atti regionali che riguardano il nostro territorio dimostrano che da Firenze tutta questa attenzione per Prato non c’è mai stata. Ne è un esempio la sproporzione di alloggi popolari, dove Prato è la cenerentola in Toscana. Ho perplessità e diffidenza, perché gli interessi di Prato sono sempre stati messi in secondo piano”
Raddoppio della Declassata al Soccorso
Cenni: “Credo di essere stato il più innamorato della soluzione sottopasso, ma di fronte all’evidenza dei dati (basta vedere quello che sta succedendo a causa dell’innalzamento della falda) non si possono chiudere gli occhi. Se i tecnici dicono che bisogna cambiare soluzione non si può intestardirsi”
Biffoni: “L’interramento si può fare tranquillamente, ce lo dicono i tecnici che stanno lavorando al vicino parcheggio interrato dell’Esselunga. Va risolto un problema di mobilità. Voglio arrivare fino in fondo all’opportunità di fare il sottopasso”.
Area ex Misericordia e Dolce
“Nell’area del vecchio ospedale abbiamo proposto di realizzare un polo oncologico, ma la proposta è stata bocciata dalla Regione. Avere letti di prossimità a disposizione della Società della salute per curare malattie croniche sarebbe importante, perchè l’ospedale nuovo, così come è concepito, non riesce a soddisfare le richieste sanitarie del territorio” ha detto Cenni.
“Un parco urbano è essenziale, ma dobbiamo porci il problema anche delle zone limitrofe, non dobbiamo commettere l’errore di pensare al pezzettino e non considerare lo spazio complessivo. Farci spazi residenziali non serve. Tramite la perequazione l’accordo con la Regione si può chiudere nei primi 100 giorni di governo – ha rilancia Biffoni.
Tagli e tasse
“Riguardo all’Imu siamo rimasti bassi con la tassazione, bisogna dare potere ai Comuni per dare risposte ai cittadini. Il Comune è riuscito a tenere bassa la tassazione e a garantire servizi d’eccellenza. Non abbiamo liste d’attesa negli asili, abbiamo azzerato le richieste per le rsa, tornare indietro non si deve” ha detto Cenni.
“Vedremo il bilancio, poi capiremo dove intervenire per recuperare fondi. Abbiamo intercettato pochi fondi europei. Dobbiamo intervenire presso Regione e Governo per intercettarne più possibile” ha risposto Biffoni.
Sguardo al futuro
Biffoni: “Basta cementificazione, servono una politica di volumi zero e più spazi verdi. Pensiamo alla riqualificazione. Il rapporto tra nuove costruzioni e consumo del suolo deve essere sempre pari a zero”
Cenni: “L’ampliamento della raccolta differenziata dimostra che l’attenzione all’ambiente è sempre stata alta in questi 5 anni”
Sì o no
Forno crematorio: Cenni sì; Biffoni no così come è concepito
Militari in città: Cenni sì; Biffoni no
Nuovo stadio: Cenni sì in project financing; Biffoni serve se c’è un progetto sportivo
Guarda la trasmissione integrale di Parliamoci chiaro con il faccia a faccia tra Cenni e Biffoni
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