Ripetuti furti di biciclette nel piazzale del complesso ex Campolmi, tra la biblioteca Lazzerini e il Museo del Tessuto. A denunciarlo è un nostro lettore, Andrea Vannini, che chiede di installare rastrelliere più sicure e di sostituire le telecamere di videosorveglianza. Secondo il frequentatore della biblioteca, che ha anch’egli subito il furto della bicicletta, le misure attuali non sono sufficienti a scoraggiare i ladri. “Nel corso dei mesi infatti si sono ripetuti a scadenze quasi quotidiane furti a danno delle biciclette posteggiate all’esterno dell’edificio, a quanto ho capito sia di proprietà degli utenti che di alcuni membri del personale” – scrive Andrea Vannini, che, anche a nome di altri frequentatori della bibliotca chiede due provvedimenti.
Il primo è installare delle rastrelliere migliori, “sostituendo quelle di bassa qualità attualmente in loco, che consentono solo di assicurare una ruota della bicicletta, con quelle che permettono invece di assicurare il telaio del mezzo, molto più sicure. Per esempio le classiche tubolari a “U” rovesciata. L’altra richiesta è quella di sostituire le telecamere di sorveglianza.
Secondo il nostro lettore “quelle che sono usate adesso hanno una resa delle immagini così scarsa che non consentono di identificare con chiarezza i ladri anche se a volto scoperto e in condizioni di luce ottimale; ovviamente la situazione si aggrava in condizioni meteo peggiori o dopo il crepuscolo”.
Vannini chiede al Comune e alla direzione del Museo e della Bilioteca di tutelare i ciclisti e incentivare l’uso della bicicletta “Una politica culturale e formativa che un museo e una biblioteca dovrebbero fare, e che sicuramente viene fatto in gran parte dei luoghi analoghi in Europa – scrive Vannini – Purtroppo in Italia si preferisce invece dare libertà totale a chi si sposta in “macchina”; non a caso durante particolari eventi, soprattutto al Museo del Tessuto, si lasciano tranquillamente parcheggiare (magari proprio davanti alle rastrelliere) all’interno del piazzale auto di lusso o meno, dando un forte segnale di mancanza di rispetto delle regole verso cittadini, utenti e visitatori”.
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