Oltre 500mila presenze all’anno, 2 o 3 notti di permanenza media, circa 15 milioni di fatturato complessivo, senza contare l’indotto. Forte dei numeri delle presenze nelle strutture ricettive di Prato e provincia, la Federalberghi presenta il rinnovato consiglio direttivo e chiede di avere un maggiore coinvolgimento. Obiettivo, si legge nella nota presentata questa mattina dal presidente Rodolfo Tomada e dai consiglieri Stefano Sabini e Roberto Cervellati , è collaborare alla “riscossa di Prato ed essere parte attiva nelle decisioni che interessano il decoro e la vivibilità. Abbiamo una posizione privilegiata – spiega infatti Tomada – che ci consente di poter dare dei suggerimenti e di prendere delle iniziative e proporre eventi che possono dare un grande risultato non solo in termini economici, ma anche dal punto di vista dell’immagine della nostra città”. A Prato la presenza di strutture ricettive – alberghi certo, ma anche agriturismi affittacamere e case vacanze – è più che raddoppiata negli ultimi dieci anni. Ad oggi sono quasi 200 le strutture ricettive, e il 50% circa dei posti letto viene offerto da micro aziende a conduzione familiare. Un punto di vista privilegiato dunque, rispetto alla percezione che all’esterno si ha della nostra città. La Federalberghi di Prato, è pronta anche a stilare un documento con le richieste ai candidati a sindaco: su tutte spicca un assessorato dedicato, da collegare a cultura e sport, “un riferimento per noi – chiosa Tomada – e noi un riferimento per loro, per collaborare alla miglior rinascita della nostra città”.
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