Due container di aiuti umanitari per la popolazione eritrea, partiti da Prato in meno di un mese. La crisi si fa sentire su tutti i fronti ma non su quello della solidarietà. Il materiale inviato in Eritrea servirà a sostenere le missioni delle suore Figlie della Carità di san Vincenzo dè Paoli. La gara di solidarietà è partita a fine gennaio quando – ottenuti i permessi di importazione in Eritrea – è partito l’appello: servono medicinali e materiale sanitario, materiale scolastico, computer. A coordinare la spedizione è stata l’associazione di volontariato Chebì Onlus di Prato.
Il 6 marzo è partito il primo container, con circa 5.000 euro di medicinali acquistati con il ricavato dei mercatini di Natale 2013, con letti ed arredi ospedalieri donati dal Meyer, con lenzuoli e coperte donate da Servizi Italia Spa, la ditta di lavanderia di molti ospedali toscani, medicinali arrivati dal centro missionario medicinali di Firenze, e tanto altro materiale sanitario donato da associazioni del territorio pratese, Shaleku onlus e Gruppo missionario Madonna della Fiducia, ma anche da tanti singoli.
Nel container anche un impianto a pannelli solari per la clinica del villaggio di Mai Minè dove le suore garantiscono assistenza sanitaria a circa 15.000 persone che altrimenti non avrebbero accesso a nessuna cura. L’impianto a pannelli solari è frutto della sinergia fra Chebì Onlus ed una associazione olandese.
Il fulcro di questa cooperazione internazionale sono le suore in Eritrea che mettono in contatto i vari gruppi fra di loro.
Chebì onlus nelle varie missioni con i suoi volontari, ha progettato l’impianto, si occupa della spedizione e poi andrà a montare i pannelli solari, la spesa dell’acquisto è invece stata sostenuta dal gruppo olandese Hagez Eritrea. Alla spedizione ha poi partecipato in maniera determinante anche l’associazione Adozioni a Distanza Paliano Onlus di Paliano (Frosinone), con materiale sanitario ed aiuti economici.
Il 1° aprile è stata la volta della spedizione del secondo container con materiale scolastico, arredi per un nuovo asilo, ancora pannelli solari per altre due missioni, computer per l’aula di informatica della scuola di Decamare delle suore Figlie della Carità. Pure in questo caso la solidarietà di pratesi e non è stata grandissima.
Circa venti tonnellate di materiale, proveniente da Prato, Milano, Roma, Alba, ancora da Paliano, Livorno, Grosseto e Capannori, sono transitati da piazza Ciardi, dove si trova il magazzino della cooperativa pratese, senza il cui apporto gratuito in termini di spazi e di tempo per caricare i container, le spedizioni non si sarebbero potute realizzare.