La proposta della Regione di prevedere alloggi temporanei e mobili per gli operai trovati nei loculi – dormitorio dei capannoni fa discutere il mondo della politica. L’intervento più duro è quello dell’assessore alla sicurezza Aldo Milone che attacca. “Il governatore Rossi non sa nemmeno di cosa sta parlando – dice – Se il questore emette il provvedimento di espulsione nei confronti di un clandestino, questo deve lasciare il territorio provinciale e non può di certo essere ospitato in case o container o ancora tendoni di fortuna. E poi secondo me non si rende conto delle proposte che avanza. Se si sparge la voce fra i clandestini che a Prato li facciamo dormire pure gratis, qui rischiamo di creare una maxi Lampedusa 2. E questo potrebbe accadere con la coppia Rossi – Biffoni. Credo che in città già bastino quattro campi nomadi. Sarebbe un dramma mollare adesso sulla strada dei controlli, perchè ora si possono dare risposte importanti”.
D’accordo anche il sindaco Cenni che parla di proposta inadeguata. “Finora non abbiamo mai avuto problemi negli oltre 400 controlli l’anno che facciamo – dice – Mai nessuno si è ritrovato senza un tetto dove dormire e anche qualora i blitz siano stati fatti di notte, sono sempre state allestite palestre con brandine per dare ospitalità ai clandestini. Per questo mi sembra inutile parlare di proposte inadeguate che non rispecchiano quella che è stata la nostra reale esperienza”.
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