I Circoli del Partito Democratico della circoscrizione centro esprimono la loro preoccupazione per l’apertura del cantiere per la realizzazione delle rampe del viadotto del Soccorso (Leggi l’articolo). “Siamo convinti che quest’opera rappresenterà un vero e proprio muro che dividerà in due la città – spiegano Serena Tropepe, Gessica Tempestini, Domenico Peris e Lucio La Manna segretari dei circoli PD Tintori, Soccorso, Reggiana e Primo Maggio – uno sfregio nel cuore della città che peggiorerà il degrado in un quartiere che presenta già notevoli problemi. Siamo convinti inoltre che il nodo del traffico in quella zona vada risolto ma con altre soluzioni a più basso impatto ambientale, come il sottopasso, che potrebbe dare al quartiere del Soccorso una nuova opportunità di riqualificazione. Perché le grandi città del mondo stanno riqualificando a verde i viadotti esistenti mentre a Prato si costruisce un viadotto nel cuore della città? Abbiamo letto che c’è chi giudica la soluzione del sottopasso pericoloso a causa dell’innalzamento delle falda acquifera – proseguono i segretari – ma siamo convinti che questa sia solo una scusa: è stato costruito un tunnel sotto la Manica e non è possibile costruire un sottopasso a Prato? C’è infine un altro aspetto di questa vicenda che ci lascia sbigottiti – concludono Tropepe, Tempestini, Peris e La Manna – cioè la totale noncuranza di questa giunta nei confronti delle ragioni dei cittadini. Una grande opera come questa non può essere realizzata senza passare attraverso la fase di confronto con la città. Certo, per essere all’altezza di un confronto l’Amministrazione Comunale dovrebbe avere le idee chiare e soprattutto coerenti con lo stesso programma del Sindaco. Non è così! Noi saremo al fianco del Comitato che ha promosso l’iniziativa del 13 marzo e chiederemo, con determinazione, il rispetto della volontà degli abitanti di quella zona e di tutti i pratesi che non vogliono assistere all’ennesimo scempio urbanistico che viene irrispettosamente imposto!”.
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