Romagnola, sposata, due figli, un lavoro come dirigente amministrativo all’istituto comprensivo Mascagni, uno di quelli a più alta concentrazione di alunni stranieri. Paola Pancini è il candidato sindaco per la lista civica La Città per noi. La presentazione ieri sera, durante un incontro pubblico all’Hotel Datini. Sulla candidatura, per lei che non ha mai fatto politica attiva pur mantenendo sempre un impegno “civico”, hanno pesato la voglia di non delegare più ad altri le decisioni sul futuro della famiglia e della città. Pancini, a Prato da quasi trent’anni, è ragioniera, laureata in Sociologia all’Università di Urbino con una tesi sperimentale sul ruolo della famiglia allargata nell’economia pratese. Tra i punti del programma un netto NO alla nuova pista dell’aeroporto di Peretola, NO anche a Prato nella città metropolitana di Firenze. E poi ancora riapertura al traffico di alcune strade del centro e parcheggi gratuiti nelle zone limitrofe, oltre a controlli e sviluppo delle periferie. Strategici in questo senso i Fondi europei, troppo spesso non sfruttati – dice Pancini – per mancanza di competenze adeguate.
Alla domanda sull’eventuale sostegno della sua lista civica a una più ampia coalizione, Pancini non si sbilancia: “Questo è un momento – dice – in cui l’ideologia di partito non esiste più: esistono le persone, con le buone idee e con i buoni programmi. Quindi nel momento in cui ci sarà convergenza tra i nostri programmi e quelli di altri che vorranno proporsi o che si sono già proposti, noi abbiamo le porte aperte”.
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