Un post su Facebook, nel gruppo “Sei di Prato se” per raccontare a tutti la rapina subìtà per l’8 marzo, nel giorno della Festa della Donna, con la speranza che possa servire da insegnamento a tutto il genere femminile per non ritrovarsi in una simile soluzione. A scrivere è Stefania Sandrolini, ex giornalista del Tirreno, adesso a Radio Sportiva. Questo l’intervento integrale.
“Cari pratesi, quello che scrivo non dà gioia come guardare le vecchie foto della bella Prato, ma spero che servirà a qualcuno per non trovarsi nelle mie stesse condizioni di derubata. Ieri, alle otto di sera, sono stata rapinata della borsa nel parcheggino all’angolo tra viale della Repubblica e via Catani. Proprio davanti alla rotonda tra la farmacia e l’ottica. A spalancare la portiera della mia auto, appena c’ero salita sopra, mentre attaccavo il telefono al vivavoce è stato un ragazzo moro, dalla faccia perbene, capelli e barba fatta, un neo in viso, vestito a modo. E’ scappato su una mini vecchio tipo nera con la bauliera alzata per non far vedere la targa e al suo complice, che guidava, ha urlato “vai” quando sono scesa dalla macchina per corrergli dietro, quindi doveva essere italiano. Anche se è giorno, chiudete subito la sicura dell’auto appena salite, non appoggiate la borsa sul sedile neanche per un attimo e soprattutto state in campana quando uscite da negozi e uffici. Se c’è un’auto con il bagagliaio aperto aspettate e guardate con chi avete a che fare. Anche questa è Prato”.