In viaggio da Re Giorgio, l’eleganza è d’obbligo. Completo blu per il presidente della Provincia Lamberto Gestri, stessa scelta per Matteo Biffoni. Il premio Strega, Edoardo Nesi invece rivela di “avere indossato per una delle prime volte la cravatta”. La partenza in treno, 7.27 da Prato Centrale, poi Frecciarossa da Santa Maria Novella, alle 8.19. In treno anche il presidente della Regione Enrico Rossi, che arriva zainetto in spalla come per la gita della scuola. Il sindaco Cenni ha scelto invece di affrontare l’Autosole di buon mattino:alle 9 è già all’uscita di Settebagni. A Roma aspettano gli altri parlamentari pratesi: Antonello Giacomelli, Riccardo Mazzoni, Edoardo Nesi. Della delegazione che questa mattina alle 11 salirà al Colle, anche il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi: anche per lui infatti la “questione cinese” sta diventando stringente. Seduti vicini, in treno Gestri e Biffoni parlano fitto: l’incontro con Napolitano è alle 11, la volontà è di portare a casa “risultati concreti” per Prato. Come per esempio il rafforzamento dell’organico della Procura della Repubblica, ma anche un ripensamento delle necessità in ambito sociale (dalla scuola alla sanità) calibrato sulle reali necessità della città. Arrivata davanti al Quirinale la delegazione pratese ha trovato anche una scolaresca del Buzzi in gita a Roma. D’obbligo fotografie e scambi d’opinione con i professori.
I rappresentanti delle istituzioni pratesi alla visita con Napolitano comunque non arriveranno a mani vuote. Gestri regalerà al presidente della Repubblica, i due volumi del libro “Seconde generazioni” scritto dai ragazzi delle superiori di etnia straniera. Edoardo Nesi donerà a Napolitano invece il suo libro “Storia della mia gente”.
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