Dopo le proteste e gli attimi di tensione con la polizia dei giorni scorsi (guarda il video degli scontri) si è arenata la trattativa aperta tra i settanta operai delle cooperative di Mondo Convenienza, tutti di origine rumena e residenti a Prato, e la grande catena di arredamento. Al centro del confonto c’erano due possibilità: reintegrare i lavoratori che volevano continuare a lavorare per le cooperative e riconoscere un incentivo all’esodo a coloro che preferivano lasciare l’azienda. “Purtroppo Mondo Convenienza si è fatta troppo poco carico della situazione e a questo punto è probabile che si vada verso una causa di lavoro – afferma l’avvocato Walter Renzetti, che rappresenta gli operai -. A questo punto le maestranze intendono tutte rimanere al lavoro, sono a disposizione e attendono di conoscere le loro mansioni”. Dopo le manifestazioni di protesta della scorsa settimana alcuni dei facchini hanno ricevuto dalle cooperative di cui sono soci-dipendenti, delle lettere di sospensione per motivi disciplinari. Provvedimenti che il loro avvocato ha già impugnato. Intanto gli operai restano a casa; al loro posto le cooperative hanno chiamato a lavorare altri colleghi da fuori Toscana.
D.Z.
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