29 Marzo 2014

“Madonna che silenzio c’è stasera” esce in dvd. Presentazione ufficiale il 5 maggio con Francesco Nuti


L’unico modo di vederlo era quello di sperare nelle programmazioni notturne della televisione. Negli ultimi anni, spesso nel periodo estivo, solo in orari improbabili la Rai ha ritrasmesso “Madonna che silenzio c’è stasera”. Il film esiste solo in vhs, ormai introvabile, e i pratesi da tempo ne chiedono una nuova edizione. Adesso l’attesa sta per finire. Il master del lungometraggio, i cui diritti sono di proprietà della Minerva pictures, è stato finalmente restaurato e la CG Home Video sta per pubblicare in dvd e in blu ray il primo film con Francesco Nuti nel ruolo di protagonista. Data di uscita il 6 maggio, mentre il giorno prima, al cinema teatro Odeon di Firenze, il fim sarà proiettato in anteprima alla presenza di Nuti e di alcuni membri del cast.
“Madonna che silenzio c’è stasera”, diretto da Maurizio Ponzi, fu girato nel 1982 ed è ambientato interamente a Prato. La pellicola narra le vicende del giovane Francesco (interpretato dal Nuti) alla ricerca di un lavoro come operaio tessile. Un affresco divertente e malinconico sulla Prato dei telai e dei tessuti.

Proprio in questi giorni Elisa Baldini, curatrice dell’authoring, sta girando per conto della Cecchi Gori Home Video i contenuti speciali che saranno inseriti nel dvd e nel blu ray. Tra questi c’è una lunga intervista a Leonardo Pieraccioni, che rivela di aver deciso di diventare attore e regista dopo aver visto proprio “Madonna che silenzio c’è stasera”. Negli extra ci sono anche i ricordi di Giovanni Nuti, fratello di Francesco, autore della colonna sonora e comparsa nel film dove suona e canta la canzone “Vigile”. E poi ci sono Giovanni Veronesi, che giovanissimo interpreta il cugino di Nuti, Marcello Becattini, autore delle musiche e Claudio Casale, che nel film è l’impresario Sparafuoco, quello che convince il Nuti a cantare “Puppe a pera”.
Elisa Baldini intervista il cast proprio nei luoghi dove 32 anni fa è stato girato il film, alla Campolmi, allora ancora in funzione e oggi sede del Museo del Tessuto, e al teatrino del Cicognini, dove Nuti imbracciando una chitarra cantò la sua canzone più celebre.

(nella foto la copertina del 45 giri con la colonna sonora del film)

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