305mila euro di contributi a fondo perduto per creare posti di lavoro attraverso lo start up di nuove imprese. A questa sfida vuol rispondere l’avviso pubblico, per assegnare oltre 300mila euro di contributi a fondo perduto, che è stato presentato questa mattina dalla vicepresidente della Provincia Ambra Giorgi e dall’assessore per i Rapporti istituzionali del Comune di Prato, Filippo Bernocchi. Le risorse assegnate con l’avviso costituiscono il tesoretto finale del fondo speciale da 25 milioni di euro assegnato dal Governo Berlusconi al distretto di Prato per fronteggiare l’emergenza occupazionale. Dopo aver finanziato misure per esodati e disoccupati, l’attenzione è adesso rivolta a chi vuole avviare un’impresa attraverso un avviso per le start up, con un’attenzione particolare al centro storico e ad alcune aree negli ultimi tempi svalutate da problemi di sicurezza. Con il bando, che sarà pubblicato sui siti di Provincia e Comune, sono finanziabili singoli progetti per un massimo di 8mila euro – aumentabili a 12mila euro per chi vuole creare attività in centro. Può approfittare dell’opportunità chi ha avviato una nuova impresa da non più di dodici mesi dalla data di pubblicazione dell’avviso in uno dei Comuni che fanno parte del distretto (i sette della Provincia di Prato oltre a Calenzano, Campi Bisenzio, Agliana, Montale e Quarrata), ma anche chi vuole costituire una nuova impresa nel medesimo territorio. L’attività va avviata entro 90 giorni dalla data di presentazione della richiesta di contributo; saranno ammissibili le spese relative alla fase di start up avvenute non oltre 6 mesi dalla data di presentazione della domanda.
I settori d’attività che possono ricevere contributi sono numerosi e diversi: si va dalla somministrazione di alimenti e bevande e dal commercio al dettaglio, all’artigianato, fino alle manifatture e costruzioni, servizi, attività del terzo settore, agricoltura. Sono finanziabili imprese individuali, microimprese o piccole-medie imprese, cooperative sociali e cooperative di produzione e lavoro.
“Adesso però dobbiamo chiedere un incontro al Governo – hanno detto Giorgi e Bernocchi, assicurando che una lettera con la richiesta di incontro partirà da Prato in settimana – al ministro Poletti, perché l’emergenza a Prato non è finita. Il 2014 non può essere affrontato ad esempio senza il rifinanziamento della cassa integrazione straordinaria”.