4 Marzo 2014

Holding Sasch, il Tribunale di Firenze dispone un altro sequestro di beni anche per il sindaco Cenni


Altro sequestro di beni nella vicenda Sasch. Dopo il provvedimento del Tribunale di Prato, che nei mesi scorsi ha disposto il blocco dei beni per 34 milioni a carico degli ex amministratori del gruppo, compreso il sindaco Roberto Cenni, nei giorni scorsi – come riportato oggi dal quotidiano La Nazione – è arrivata la pronuncia del Tribunale delle Imprese di Firenze. I destinatari delle misure cautelari sono gli stessi e identico è l’ammontare dei sequestri per Cenni: 34 milioni di euro, questa volta nell’ambito della procedura di Go-fin, la holding del gruppo Sasch, fallita al pari delle altre società.

Gli altri ex amministratori si sono visti sequestrare beni per importi variabili tra i 34 e i 47 milioni di euro. La richiesta avanzata dai curatori fallimentari Giulia Massari e Fabio Moscardi era per una cifra più alta: 85 milioni di euro, pari al valore del primo sequestro disposto dal Tribunale di Prato per la Sasch, poi ridotto a 34 milioni e nuovamente lievitato a oltre 48 milioni con l’ultima sentenza che quattro mesi fa ha conteggiato anche le pendenze fiscali e le contestazioni dell’Agenzia delle Entrate.

“E’ alquanto singolare che per una stessa vicenda ci siano due sequestri di beni da parte di due diversi tribunali e per gli stessi importi – commenta l’avvocato Gianni Baldini, legale di Roberto Cenni -. E’ una decisione assunta dal giudice senza che siano state effettuate altre perizie o approfondimenti, per la quale abbiamo già presentato reclamo”. Sulla questione si dovrà pronunciare adesso il Tribunale delle Imprese in composizione collegiale.

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