Questo pomeriggio alle 14 Vittorio Sgarbi assieme ad una troupe di Striscia la Notizia ha fatto irruzione all’interno del cantiere del museo Pecci. Il critico, operatori tv e giornalista sono stati subito bloccati dalla sicurezza, visto che non avevano le autorizzazioni per entrare, ma alla fine, grazie anche all’intercessione del sindaco Cenni, Sgarbi ha potuto rilasciare una breve intervista, i cui contenuti sono però sconosciuti. A spiegare quanto accaduto è Francesco Perretta, il pratese amico e assistente del noto critico d’arte, presente questo pomeriggio durante le riprese: “Striscia la Notizia sta facendo un’inchiesta in più puntate sulla situazione di diversi musei di arte contemporanea, tra sprechi di denaro pubblico e situazioni critiche. Per far conoscere il caso del Pecci hanno voluto parlare con Vittorio Sgarbi, che non ha parlato del bando per il nuovo direttore nè ha fatto polemica, ma un intervento propositivo incentrato sulle possibilità di sviluppo della città di Prato, puntando sul rilancio dell’arte contemporanea”. Il critico d’arte è stato intervistato da Charlie Gnocchi, l’inviato che appende agli abiti delle gigantesche banconote a simboleggiare gli sprechi italici, il quale è anche pittore. Durante l’intervista, Sgarbi ha mostrato anche uno dei quadri di Charlie Gnocchi e un’opera dell’artista di Sesto Fiorentino Gualtiero Risito, raffigurante Don Chisciotte che lotta con i mulini a vento. Un’immagine in cui Sgarbi, in perenne lotta con la “linea dominante” nell’arte contemporanea, si è in qualche modo immedesimato.
Sul posto sono arrivati anche l’assessore Roberto Caverni e il l’architetto del Comune, Piantini, ma Sgarbi al loro arrivo era già andato via.
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