L’acqua continua ad affiorare nel tunnel e non c’è ancora una data di riapertura per il sottopasso di via Paronese, che deve fare i conti con il fenomeno dell’innalzamento della falda (LEGGI L’ARTICOLO). La pressione dell’acqua dal sottosuolo ha provocato una buca che non può essere riparata finchè la “sorgente” non smetterà di sgorgare. Quando il tunnel fu costruito, nel 2006-2007, la falda superava i 13 metri di profondità, mentre adesso è risalita fino a 5 metri dal piano campagna. Attualmente l’acqua che gorgoglia confluisce in delle vasche e con delle pompe viene reimmessa nel sistema fognario, pur essendo pulita. Per questo i tecnici di Comune e Gida stanno studiando una soluzione idraulica, che consentirebbe di convogliare le acque sorgive nell’acquedotto industriale, permettendo di servire le imprese del Macrolotto e di Montemurlo, oltre che alcuni vivai nella zona di Tavola.
“L’acquedotto industriale passa lì vicino – spiega il dirigente dei lavori pubblici Lorenzo Frasconi -. Si tratta di fare un pozzo di drenaggio in corrispondenza del sottopasso di via Paronese, realizzando 200 metri di tubazioni per il collegamento con gli impianti di Gida, già dotati di una centrale di spinta per l’acquedotto industriale. Si sta studiando questa possibilita per risolvere un disagio e creare una possibilità in più per le aziende anche, quelle del florovivaismo.
Il fenomeno della risalita della falda è presente in quasi tutta la città, in particolare nella zona sud e est, ed è uno dei motivi per i quali i tecnici comunali hanno scartato la soluzione di un nuovo interramento della Declassata per il raddoppio al Soccorso. Quando fu inaugurato il sottopasso alla Questura, 5 anni fa, furono effettuati sondaggi fino a dieci metri di profondità senza trovare tracce di acqua; l’altro ieri la falda era a sei metri. Al momento la situazione non preoccupa: il tunnel è a circa 4 metri di profondità rispetto all’originario piano campagna (la rotatoria di superficie fu rialzata) e dunque ci sono ancora circa due metri di margine rispetto alla falda.
Dario Zona
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