Questa mattina personale dell’Unità Operativa Commerciale e Amministrativa della Polizia municipale è intervenuto in via del Coderino a Iolo, dove, al piano terra di un’abitazione affittata a H.X., cittadina cinese di 42 anni, è stata accertata la presenza di un laboratorio abusivo di alimenti. Gli agenti di piazza Macelli hanno constatato che una parte dell’abitazione, utilizzata come deposito di alimenti, era stata allestita con fornelli a gas per la preparazione e cottura, con successiva fase di trasporto dei cibi appena preparati presso ditte di connazionali.
E’ stato trovato un considerevole quantitativo di derrate alimentari contenute in congelatori, oltre ad accessori per la produzione, conservazione e consegna dei pasti preparati: in particolare un migliaio di vaschette in alluminio per il confezionamento dei cibi in asporto, rotoli di pellicola per alimenti, e vari prodotti alimentari, fra cui carne e pesce, contenuti in un congelatore a pozzo.
“Ennesimo sequestro di catering abusivo – ha affermato l’assessore Aldo Milone -. Ho visto tutte le foto scattate dalla Polizia municipale e devo dire che erano impressionanti per lo stato di degrado e le pessime condizioni igienico-sanitarie in cui erano tenute le derrate alimentari. E pensare che quel cibo era destinato agli operai e mi chiedo come facciano a mangiare tali cibi. E poi ci meravigliamo della presenza e dell’alta percentuale di malattie come la TBC riscontrate in città? Voglio solo ricordare che questi operai poi spesso li troviamo nei supermercati o luoghi affollati a contatto con altre persone. Mi auguro che rifletta chi continua a non voler affrontare questo fenomeno”.
Gli agenti intervenuti hanno provveduto a sanzionare l’attività illecita ai sensi del cosiddetto “pacchetto igiene”, norma di recepimento di direttive europee, per l’esercizio abusivo dell’attività di produzione, trasformazione e distribuzione di alimenti, contestando alla responsabile una sanzione amministrativa di 3milaeuro. Il locale, le merci e le attrezzature sono state sequestrate.
All’interno dell’attività erano anche presenti cinque bombole di gas non allacciate ai relativi utilizzatori: per questo motivo alla titolare è stato contestato un ulteriore verbale di 400 euro e le bombole sono state asportate e consegnate ad una ditta specializzata.
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