Controlli notturni al Macrolotto Zero da parte della Polizia Municipale, Carabinieri, Inps e Asl. All’interno del capannone i lavoratori erano tutti impegnati sulle macchine da cucire ma dalle telecamere che sorvegliano l’accesso hanno visto arrivare le pattuglie e hanno spento tutte le luci, tentando di allontanarsi tramite un passaggio sul retro. Qui però c’erano altri vigili urbani che hanno riaccompagnato tutti e 24 gli operai all’interno delle ditte. Erano infatti due le aziende che occupavano il capannone spartendosi lo spazio sia per il lavoro che per l’abitazione. I gestori dell’attività occupavano le stanze migliori rappresentate dagli ex uffici sulla parte davanti mentre gli operai dormivano nei traballanti soppalchi abusivi realizzati sul retro vicino ai bagni e alle cucine. Pessime le condizioni rilevate sia per la sicurezza che per l’igiene: i cavi dell’impianto elettrico erano privi di protezione, l’unico estintore non revisionato e tutto l’edificio versava in condizioni di cattiva manutenzione con sporcizia ovunque e umidità sulle pareti. L’Ispettorato del lavoro ha accertato che solo 11 persone sulle 24 presenti erano assunte mentre tutte le altre sono risultate prive di contratto e assicurazione tra cui anche due clandestini. E’ stata sospesa l’attività imprenditoriale e i titolari delle ditte, nessuno dei quali era presente al momento dell’accesso, denunciati insieme ai gestori delle attività per le numerose violazioni riscontrate. Rimosse sette bombole di gas Gpl e sequestrati i 55 macchinari azionati senza osservare le norme previste dal regolamento di Polizia Urbana e tutta la merce presente consistente in capi di abbigliamento da confezionare dotandoli di etichetta “confezionato in Italia”. Sigillato anche l’immobile. Proseguono inoltre i controlli amministrativi a campione sulla regolarità dell’attivazione dei macchinari da parte della Polizia Municipale: sospese le attività di due ditte, un pronto moda nel Macrolotto di Iolo e una confezione in zona Ciliani; sequestrati complessivamente 34 macchinari ed elevate sanzioni per oltre 4mila euro.