Nessun dispetto della Regione, il nuovo ospedale rappresenta una opportunità per il territorio. Il Pd pratese ha presentato ieri, in un convegno che si è tenuto in Palazzo comunale, il piano salute per il 2014, contenente proposte per il miglioramento del Santo Stefano. «Il nuovo ospedale è una struttura con tanti pregi, il vecchio era ormai inadeguato sotto tanti punti di vista – ha affermato Pasquale Palumbo, responsabile per la sanità del Pd – basti pensare alle stanze con sei letti e senza bagno, con situazioni promiscue più volte denunciate dal centro per i diritti del malato. Oggi abbiamo una serie di reparti ben organizzati – ha aggiunto Palumbo – uno per tutti il dipartimento materno infantile, che ha veramente degli spazi ottimi, così come l’oncologia e la dialisi».
Secondo i Democratici sono quattro le priorità sulle quali l’Asl deve lavorare per rendere più efficiente il sistema sanitario locale e superare le criticità del Santo Stefano.
La prima è quella di potenziare le aree dell’ospedale a più rapido turn-over. Per far questo, ed è il secondo punto, occorre però che i servizi territoriali, le così dette cure intermedie, inizino a svolgere la propria funzione. «Si deve favorire la dimissione, con l’attivazione di altri letti a bassa intensità di cura. Noi chiediamo all’Asl che vengano realizzati a questo scopo almeno 60 posti letto», sottolinea Palumbo.
Gli altri punti riguardano la riduzione dell’afflusso al pronto soccorso, attraverso l’attivazione di ambulatori specifici per stranieri in modo da ridurre accessi inappropriati, e un maggiore sostegno al privato accreditato, che a Prato lo scorso anno ha visto un taglio del 18% dei finanziamenti, in modo da ridurre le liste di attesa.
«Riteniamo che partire da questi temi sia significativo – ha detto Matteo Biffoni, candidato Pd e del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative – le proposte in campo sono molto concrete, ben definite, studiate e ragionate, riteniamo che sia utile fin da subito metterle in chiaro con la cittadinanza».
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