A seguito dell’esito negativo del tentativo di raffreddamento sullo stato d’agitazione del personale della Provincia, che ha portato a detta delle sigle sindacali solo “risultati marginali” e lasciato “inalterate” le criticità espresse dai lavoratori, Cgil e Uil proclamano un’ora di sciopero il 18 marzo dalle 11 alle 12 con presidio in via Ricasoli. Le motivazioni alla base di questa scelta vanno ricercate in svariati punti. “Una non corretta gestione delle relazioni sindacali – spiegano i sindacati – Sperequazioni ingiustificate nella distribuzione del fondo di produttività; decisione della Giunta provinciale di riconoscere un’ulteriore posizione organizzativa e incrementare il numero delle specifiche responsabilità, senza aprire un confronto sul contesto organizzativo più ampio in cui tale scelta si colloca e riducendo il fondo di produttività collettiva; mancata riorganizzazione dell’Ente anche a seguito delle dimissioni da parte di un dirigente; – Revisione in negativo degli accordi esistenti in tema di orario di lavoro della Polizia Provinciale”.
“Riteniamo – dicono – che l’utilizzo delle risorse collettive non possa essere usato per premialità ad personam svincolato da ogni presupposto organizzativo e funzionale; inoltre, deve essere legato a responsabilità oggettive ben definite. Riteniamo altresì che i diritti del personale non debbano essere oggetto di pagliacciate, come successo sulla vicenda dell’orario di lavoro della Polizia Provinciale, o di mere remunerazioni a scapito di tutti i dipendenti della Provincia. Il nostro senso di responsabilità, e quello dei dipendenti, non può essere calpestato impudentemente”.