Il caso Varvarito si arricchisce di un nuovo colpo di scena. L’Autorità di Bacino ha dato parere negativo in merito alla variante urbanistica presentata dal Comune di Prato che voleva trasformare il terreno di via delle Lame a Viaccia, al confine con Montemurlo, nella sede dell’azienda che si occupa della triturazione degli inerti. Alla base della motivazione c’è il fatto che per quell’area è prevista la realizzazione di una cassa d’espansione. “Allo stato attuale – scrive l’Autorità – non si può che esprimere un parere negativo alla variante in oggetto, in quanto i suoi contenuti non risultano conformi ai nostri strumenti di pianificazione”. Sull’argomento interviene il presidente della Circoscrizione Ovest, Giovanni Mosca che commenta: “E’ un macigno pesante contro la testardaggine di una amministrazione che non intende ascoltare le legittime istanze dei cittadini. Un parere così circostanziato, che dovrebbe mettere fine ad una vergognosa situazione”. D’accordo anche la consigliera provinciale, Monia Faltoni: “Si tratta di una stroncaura su tutti i fronti – dice – sia nel merito che procedurale, confermando il vincolo di inedificabilità assoluta e chiarendo definitivamente che i contenuti della variante al regolamento urbanistico non risultano conformi agli strumenti urbanistici dell’autorità di Bacino”.
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