“Quella di Prato non è una situazione facile, assolutamente da non sottovalutare, con inserimenti forti di criminalità cinese, camorra e altri gruppi organizzati”. E’ il pensiero di Salvatore Calleri, presidente della fondazione Caponnetto che questa mattina in Provincia a palazzo Buonamici ha presentato il report 2013 sulla “Diffusione della criminalità di stampo mafioso in Toscana” e lo speciale sulle discariche di rifiuti nella regione.
Dai dati è emerso che ci sono insieme camorra e criminalità cinese dietro al fenomeno delle discariche abusive a Prato. L’ultima è stata scoperta nel dicembre scorso, e solo poche settimane fa con l’operazione “500” il Corpo Forestale e l’Arpat hanno individuato un traffico illecito di rifiuti, in particolare del polverino 500 mesh, un residuo di lavorazione che veniva venduto come sottoprodotto (Leggi l’articolo).
129 nel 2013 le operazioni di polizia sul tema in Toscana, di cui 7 hanno coinvolto Prato. Ai dati regionali si aggiungono quelli della polizia provinciale che ha constatato 40 reati riguardanti la normativa dei rifiuti. In particolare 14 per abbandono di rifiuti, 10 per violazioni delle prescrizioni inserite nelle autorizzazioni e 16 per gestione o trasporto illegale.
Nel report sulla criminalità si ripercorrono invece le indagini e le operazioni di polizia più significative sul territorio, cercando di mettere a fuoco la situazione odierna e valutando penetrazione e pericolosità delle varie organizzazioni, di origine italiana e straniera. A Prato il mix di presenza mafiosa e di organizzazioni criminali straniere, in particolare cinesi, si è andato radicando negli anni e desta la preoccupazione delle forze dell’ordine. Di assoluto rilievo la presenza della criminalità cinese e le problematiche connesse ai reati di droga. Dal 1993 ad oggi, certifica il rapporto, sono state circa sessanta le operazioni di polizia e 21 gruppi criminali mafiosi (10 clan della camorra, 8 della criminalità organizzata siciliana, 3 della ‘ndrangheta) coinvolti in fatti accaduti nella provincia di Prato. A questi vanno aggiunti almeno 3 tipologie criminali cinesi (gang, triadi e nuova criminalità economica).
La preoccupazione da parte dell’amministrazione provinciale è che il disagio economico che si registra nella nostra provincia possa andare ad aggravare il fenomeno dell’abusivismo e possa favorire la penetrazione delle mafie; obiettivo è stabilire un iter che dia garanzie sulle aziende che partecipano alle gare di smaltimento dei rifiuti.
Lucia Pecorario
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