“Una nuova pista dell’aeroporto di Peretola lunga 2 chilometri e 400 metri, ossia più lunga del 20% rispetto a quella inizialmente prevista e già mal digerita, è insostenibile sotto tutti i profili. La questione non è, e quindi non era, l’orientamento della pista, parallela-divergente-convergente come ci dicevano fino a poco fa. E’ finalmente caduta la maschera: la ‘pista lunga’ è insostenibile per Prato sia sotto il profilo economico, sul quale è lecito nutrire forti dubbi, sia sotto il profilo urbanistico, per i vincoli che verranno probabilmente estesi, sia, soprattutto, sotto il profilo ambientale e della salute per Prato e per i pratesi”. Ad affermarlo sono i consiglieri provinciali di Forza Italia, Andrea Bonacchi e Sergio Toccafondi, dopo che Enac ha rilanciato la realizzazione della nuova pista di Peretola lunga 2.400 metri, 400 metri in più rispetto a quanto previsto dalla Regione nella variante al Piano di indirizzo della Piana (Leggi l’articolo).
“Possiamo ora dire che abbiamo fatto bene nutrire forti dubbi sin dall’inizio: a pensar male qualche volta ci si azzecca e questa volta, purtroppo, ci abbiamo azzeccato – aggiungono Bonacchi e Toccafondi -. Avevamo, infatti, dubbi fondatissimi sotto molteplici punti di vista. Sin dall’inizio immaginavamo che sarebbe caduta nel vuoto la speranza di un cambio di rotta: ogni tentativo, fatto a tutti i livelli istituzionali si è scontrato contro un muro di gomma: il nuovo progetto di ‘pistona’ vuole fare di Prato la ‘nuova Brozzi’ di Firenze e questo è inaccettabile”. Sempre secondo i due consiglieri di Forza Italia “se è vero che serve migliorare il sistema delle infrastrutture nella Piana Prato-Firenze-Pistoia, che soffre già di enormi deficit, non può essere Prato e solo Prato, ossia i pratesi, a dover pagare il conto in termini urbanistici, ambientali, economici e di salute pubblica. E per questo – garantiscono Bonacchi e Toccafondi – fosse l’ultimo atto di Forza Italia prima della chiusura del Consiglio provinciale, costringeremo il PD a venire allo scoperto e uscire dagli indugi, perchè nè Renzi, nè Nardella possono usare Prato come discarica dei fumi e dei rumori degli aerei che atterreranno e decolleranno a Peretola”.
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