Le parole del vicesindaco di Firenze, Dario Nardella che ha definito una “priorità” l’ampliamento di Peretola (Leggi l’articolo) hanno suscitato le reazioni sia del sindaco Cenni che del presidente della Provincia, Gestri. Il più piccato è il primo cittadino che ai nostri microfoni spiega: “Se Renzi o Nardella intendono portare avanti quel sistema che ha fatto di Firenze la città feudataria della Toscana – dice – e per il quale i pratesi e le persone che hanno amministrato Prato erano vassalli, valvassori, valvassini o plebe, è bene che sappiano che possono fare quello che vogliono ma che troveranno nella plebe di Prato una ferma opposizione per bloccare il progetto. Non è una questione solo di amministratori, sappiamo benissimo che ci sono potentati economici dietro questo progetto. Se l’obiettivo è ridurre Prato alla periferia della periferia, sudditi dei fiorentini, tutti sappiano che non troveranno la gente di Prato pronta ad essere assoggettata a Firenze, dopo che per 60 anni Firenze ha fatto i loro comodi”. Infine una bordata a Renzi: “A parole parla di cambiamento – conclude Cenni – e poi fa stesse cose del passato o forse anche peggio”. Il riferimento è al rimpasto di giunta in Regione, con l’inserimento della renziana Saccardi nella squadra del governatore Rossi.
Sul caso aeroporto interviene anche Gestri che spiega: “Su Peretola Nardella fa bene a dire ciò che ritiene giusto. A Prato la posizione della Provincia e del Pd è chiara. Prima la salute dei cittadini e la qualità dello sviluppo. Poi si parla del resto. Il confronto, comunque, sarà tra pari”.
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