Vittorio Sgarbi non sarà il nuovo direttore del Museo Pecci. Il noto critico d’arte, che si era candidato assieme ad altre 37 personalità, non figura nella rosa ristretta di tre nomi che la commissione giudicatrice sottoporrà questo pomeriggio all’attenzione del consiglio direttivo.
La commissione – composta da Fabio Gori in rappresentanza del Consiglio Direttivo del Museo, Patrizia Asproni (scelta dal Comune) e Pierluigi Sacco (espressione della Regione) – ha valutato le candidature scegliendo di comune accordo quelle che garantissero “il possesso di una solida esperienza organizzativo-gestionale in strutture museali che per valenza o collocazione internazionale siano assimilabili a quelle del Centro” e che assicurassero “una presenza costante per lavorare quotidianamente allo sviluppo organizzativo del museo, al riordino della collezione e alla programmazione delle future attività”.
“Il ruolo del Direttore – prosegue una nota ufficiale del Museo – dovrà pertanto essere quello di assicurare la sostenibilità del museo, l’attrazione delle risorse, la qualità della programmazione culturale, il posizionamento nel contesto internazionale, l’attrazione di flussi turistico-culturali e il rapporto con il territorio locale e regionale. A tal fine il Direttore potrà avvalersi di contributi curatoriali e scientifici legati ai contenuti della programmazione”.
La rosa ristretta di nomi individuati dalla Commissione giudicatrice passerà ora all’attenzione del Consiglio direttivo del Pecci, che potrà convocare i candidati per delle audizioni al fine di conoscere meglio il progetto di rilancio del Museo.
“Se Prato non vuole me, peggio per lei. Come se una donna mi tradisce, io penso che lo fa per penitenza”. Cosi Vittorio Sgarbi, lo scorso 13 gennaio aveva commentato la sua candidatura per guidare il museo Pecci.
Guarda il servizio con l’intervista a Sgarbi in occasione della presentazione del film “Lotta silenziosa”, proiettato al cinema Eden e dedicato al pittore pratese Andrea Martinelli.
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