Un anno di tempo. Un anno per progettare e costruire una sorta di termosifone spaziale, ovvero un tubo di calore pulsante, un dispositivo per lo scambio termico passivo apposito per future applicazioni spaziali.
Gian Marco Guidi è un giovane pratese, ingegnere aerospaziale. Fa parte del team, tutto italiano, che porta avanti con l’università di Pisa un progetto per l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea. Meeting internazionali e diverse fasi di progettazione e verifica per lanciare in orbita, nel marzo 2015, il razzo con l’esperimento. Un grande banco di prova, “verso l’infinito e oltre”. Nel suo futuro Gian Marco vede opportunità in organizzazioni internazionali o aziende italiane, tutte nel settore spazio. Intanto però, prima di volare nello spazio bisogna stare con i piedi per terra: per la ricerca non ci sono fondi e allora il brillante ingegnere lancia un appello.
Lu. Pe.