In linea con la tradizione torna Metastasio Jazz, appuntamento giunto ormai alla sua diciannovesima edizione, che quest’anno si traduce in tre concerti all’insegna della musica da camera. Apre la rassegna diretta da Stefano Zenni, lunedì 10 febbraio al Fabbricone, il gruppo italiano Open Combo di Silvia Bolognesi. Si proseguirà il 24 febbraio al Metastasio con il duo formato da Miche Portal e Antonello Salis con un repertorio di respiro più europeo; infine, lunedì 3 marzo, sempre al Metastasio, sarà la volta del trio pianistico americano diretto da Brad Mehldau, per la prima volta a Prato. I concerti cominceranno alle 21.
Tra il primo e il secondo evento in calendario c’è un intervallo di due settimane che per dare continuità al festival sarà riempito da una conferenza realizzata in collaborazione con la scuola di musica Verdi di Prato sulla magia del piano trio. L’iniziativa si svolgerà proprio alla Verdi, domenica 16 febbraio, alle ore 11. Domenica 2, invece, al ridotto del Metastasio, si parlerà del jazz da camera. Un matrimonio quasi ventennale quello tra la musica e il Met che viene portato avanti non senza difficoltà, legate soprattutto «alla situazione in cui versano le finanze della cultura», come spiegato dal presidente del Metastasio Umberto Cecchi, il quale, ha deciso quest’anno di attuare una politica di prezzo con ribassi del 13% sui biglietti e l’abbonamento per favorire l’accesso a teatro. In occasione della presentazione della rassegna, questa mattina, il direttore Paolo Magelli ha voluto ricordare l’attore e regista italiano Massimo Castri, rimasto a lungo alla guida dello Stabile, di cui oggi ricorre il primo anniversario dalla sua morte.