Tre cinesi hanno cercato di estorcere denaro a un loro connazionale, ma sono finiti in manette. Protagonista della vicenda un uomo di 44 anni che diceva di essere uno dei capi della criminalità cinese (Yu Zhi Chou), il quale si è servito di una donna di 31 anni (Hu Luying detta Ayin) e di un giovane di 24 anni (Lin Yan Ming detto Lauji) per cercare di estorcere 5 mila euro a un 37enne, che esercitava abusivamente la professione di medico.
I tre hanno minacciato più volte la vittima, prima per telefono, poi recandosi a casa sua dicendogli che se non avesse consegnato loro il denaro richiesto avrebbero ucciso lui e i suoi familiari.
L’arresto è avvenuto nella notte del 28 dicembre, ma la notizia è stata data solo oggi dopo che la polizia ha potuto ricostruire i fatti: dietro la richiesta di denaro c’è infatti una storia di aborto clandestino praticato dalla vittima dell’estorsione nell’ambito della propria attività abusiva, con tutta probabilità su una prostituta sfruttata dallo stesso capo della banda degli estorsori, il quale ha chiesto al falso medico un risarcimento danni per l’operazione di interruzione della gravidanza non andata a buon fine. Per rendere l’idea dell’entità del risarcimento che si voleva estorcere al falso medico, basti pensare che il costo di un aborto clandestino si aggira intorno ai 200 euro.
I tre cinesi arrestati hanno tutti precedenti penali, mentre sono in corso indagini della Squadra mobile nei confronti dell’attività del medico abusivo, il quale, lo scorso 11 dicembre, era stato picchiato in modo violento in via Marini riportando gravi ferite. Si sta cercando di capire se tra i due fatti c’è una relazione.