Per una volta hanno voluto invertire le parti ed essere loro a fare a piedi il percorso dalla scuola Don Bosco fino al circolo di Narnali, dove i loro figli sono costretti a fare educazione fisica vista l’assenza di una palestra all’interno dell’istituto scolastico. E’ la protesta messa in scena stamani dai genitori degli studenti delle Don Bosco a Maliseti che “armati” di striscioni, megafoni e tanta rabbia hanno voluto porre l’accento sull’annoso problema della mancanza di una palestra per il plesso di via isola di Lero. Il progetto, dal costo complessivo di 800mila euro, è stato rimandato alla prossima giunta comunale che si insedierà a giugno dopo le elezioni e la notizia ha mandato su tutte le furie i genitori degli alunni che chiedono date certe alla politica e non solo promesse. “E’ una vergogna – raccontano alcune mamme – i nostri figli sono costretti a fare un percorso pericolosissimo in mezzo alle auto. Per non parlare dei problemi legati alle condizioni atmosferiche: pioggia, vento, neve e sole cocente d’estate. A volte pensiamo che stiano aspettando il morto prima di intervenire. Noi siamo stufe di promesse non mantenute”.
Il corteo è partito proprio dal circolo di Narnali per arrivare davanti scuola. In via della Pace per qualche minuto il traffico è stato anche bloccato per fare passare i manifestanti. Quest’ultimi hanno poi atteso l’arrivo dei ragazzi diretti verso la palestra del circolo, per mostrare a tutti come siano costretti ad attraversare strade molto frequentate e dove si nota un’alta velocità. Presenti alla protesta il presidente della Circoscrizione Ovest, Giovanni Mosca che ha definito “uno scandalo” questa situazione, il candidato sindaco del Pd, Matteo Biffoni (“serve al più presto un intervento, la questione è grave e delicata), il consigliere circoscrizionale, Monia Faltoni e il capogruppo Idv in Comune, Aurelio Donzella. “Sono tanti anni che le cose vanno avanti così – concludono le mamme – e ancora non si vede un cambiamento. Noi siamo stufe”.
Stefano De Biase
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