All’indomani della presentazione del report, il presidente della Regione Rossi accelera sulla regolarizzazione dei capannoni dormitorio e prepara un pacchetto di misure per sostenere i controlli. Oltre a mandare a 50 nuovi ispettori del lavoro la Regione ha intenzione di aiutare la Procura fornendo 20 mediatori linguistici e personale amministrativo. “E’ pronta la variante alla legge regionale sul governo del territorio che consenta ai proprietari dei capannoni di adattarli per realizzare al loro interno dei dormitori in sicurezza, a norma di legge” – dice Rossi – “Imprenditori cinesi e affittuari spenderanno qualcosa per fare questi lavori. Ma sarà un bene per tutti. Anche per loro”.
Organici Procura. Quanto alla situazione di organico della procura di Prato “ho parlato con la procura di Prato e ho preso impegno – aggiunge Rossi – a supportare il loro lavoro con giovani laureati in legge e personale amministrativo. Lo Stato che fa? Li manda almeno tre procuratori in più? Non mi alzerò dal tavolo nazionale finchè non avrò ottenuto questo risultato”. “Ieri il generale della guardia di Finanza della Toscana ha avuto parole forti e appassionate. Noi gli crediamo e lo sosterremo anche quando ci sarà chi si risentirà per il loro lavoro di controllo”.
Nuovi ospedali con recupero evasione fiscale. “Se è vero che il ‘nero’ prodotto è di quasi un miliardo e che questo coinvolge in primis i cinesi ma in parte anche i pratesi, siamo di fronte ad uno scandalo, un insulto a tutti i cittadini onesti. Vuol dire – spiega Rossi – che si evade circa 400 milioni all’anno. Per fare un esempio si potrebbero costruire in un anno altri due ospedali nuovi come quello di Pistoia, o raddoppiare la linea ferroviaria Pistoia-Viareggio. I cittadini onesti rispondano all’appello del generale della finanza che ha garantito l’anonimato e vadano a denunciare gli evasori. Tutti gli evasori, cinesi, pratesi o di altra origine. Forza e coraggio – conclude – insieme si può cambiare”.
Regione tenuta fuori dal Comune sulla questione cinese. “Perchè la Regione si muove soltanto adesso? Perchè c’è stato un fatto drammatico che rappresenta una svolta: la morte di sette operai in una fabbrica, che non deve ripetersi più. E poi devo aggiungere che finora c’è stata la tendenza a tener fuori la Regione da questa vicenda. Io ho lasciato che le cose si impostassero come meglio si riteneva a livello locale. La Regione è un fratello maggiore che non deve interferire più di tanto con le situazioni locali. Forse perchè non ci si intendeva con il Comune e invece ora la situazione con il sindaco è migliorata o forse lo si faceva perchè c’era un centrodestra a Prato collegato con un governo regionale. Ma adesso dopo quello che è accaduto io non mi tirerò indietro”.
Il messaggio su facebook. “A Prato – scrive poi Rossi sul suo profilo facebook – c’ è bisogno di cose semplici: tutti i lavoratori, europei, cinesi o provenienti da altri paesi, devono poter lavorare e vivere e dormire in condizioni di sicurezza per la loro vita e salute: tutti, proprio tutti, cinesi pratesi e altri, devono pagare le tasse in modo progressivo alla loro ricchezza allo Stato italiano. Sono principi costituzionali che devono essere applicati in tutta la Toscana e anche a Prato”.
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