16 Gennaio 2014

Riforma Province, Maroso: “Una legge pasticcio, sarà caos su funzioni e servizi”


“Una legge che è un vero pasticcio, aumenterà il caos delle competenze, aumenteranno i costi, aumenteranno gli enti che si sovrappongono, diminuirà solo la democrazia”. Sono le parole del presidente del Consiglio provinciale Giuseppe Maroso, reduce da un incontro, tenutosi questa mattina a Roma, con l’Unione Province Italiane.
Parole non diverse da quelle del presidente dell’Upi Antonio Saitta, che nel corso dell’audizione alla Commissione Affari costituzionali in Senato dei giorni scorsi ha sottolineato ancora una volta che “a settembre, quando sarà evidente il grave errore commesso con il caos sulle funzioni e i servizi saranno bloccati perché non si saprà chi deve erogarli, partirà il balletto delle deroghe: una parte importante del nostro Paese passerà in mano ai prefetti”.
Maroso aggiunge “ormai è chiaro a tutti che non si tratta di contenuti, il disegno di legge non potrebbe essere peggiore, basta piantare una bandierina. Naturalmente è un’operazione molto rischiosa e anche un ritorno all’indietro. La pagheranno i cittadini”.
Nel corso dell’incontro dell’Upi si è ricordato, fra l’altro, che se la Costituzione attualmente prevede Comuni, Province, Regioni e Governo come livelli istituzionali, con la nuova legge si arriva al doppio, con Comuni, Unioni di comuni obbligatori per comuni sotto i 5000 abitanti, Unioni di comuni montani obbligatoria per comuni sotto i 3000 abitanti, Comunità montane, previste ancora nella maggior parte delle Regioni, Città metropolitane, Province, Regioni e Stato. Se a questo aggiungiamo la miriade di enti strumentali che questo Disegno di Legge non scalfigge minimamente è evidente che si tratta di un grande pasticcio.