Anche Prato protagonista dell’Expo 2015. Sarà infatti l’azienda pratese Cellini GTC Società Cooperativa a realizzare il Padiglione Italia, il principale e più prestigioso tra le strutture dell’esposizione con sede a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, per cui sono attesi circa 20 milioni di visitatori. Tecnicamente la Cellini GTC, che a Prato impiega oltre 100 dipendenti, è l’impresa esecutrice dei lavori che riguarderanno la realizzazione delle strutture, delle finiture e degli impianti. Il Padiglione Italia per tutto il mondo rappresenterà la nostra nazione e farà da vetrina per le migliori eccellenze, luogo d’incontro e di scambio; sarà il biglietto da visita del Sistema Italia nel mondo, ed è destinato a restare in piedi anche dopo la fine dell’evento.
La conclusione dei lavori è prevista per il 31 marzo 2015. Quella dell’Expo 2015 è per l’azienda pratese una delle commesse più importanti in questo periodo: «E’ per noi un orgoglio», ha detto il presidente della Cellini GTC, Stefano Ciacci, che mercoledì 15 è stato ricevuto al Quirinale per l’inizio ufficiale dei lavori. «Crediamo molto in questa commessa, per l’innegabile prestigio che comporta, l’importanza e la visibilità che ha, il suo valore simbolico. Per noi che lavoriamo costantemente con cuore e testa, è il riconoscimento più vero di tanti sforzi quotidiani e di tanto buon lavoro. Il Padiglione Italia – ha proseguito Ciacci – è la “porta d’ingresso” del Paese, una straordinaria vetrina e laboratorio di relazioni internazionali. E ancora, un luogo in grado di rappresentare il meglio delle eccellenze del nostro Paese, un luogo capace di coniugare tradizione e innovazione, un brand. I tempi sono proibitivi: ma ci siamo abituati, è il nostro lavoro», ha concluso Ciacci, citando l’esperienza maturata nel settore delle grandi opere, come per la realizzazione – a tempo di record – dei lavori per le Olimpiadi Invernali 2006.
Palazzo Italia – Il prestigio del Palazzo Italia è indiscutibile. Non solo sarà il cuore simbolico dell’intero progetto, la “porta d’ingresso” del Paese, ma è una costruzione destinata a rimanere anche nel post-Expo. Il Palazzo Italia fa parte del Padiglione Italia, insieme con gli edifici affacciati sul Cardo, per un totale di circa 25.000 mq di spazi espositivi, uffici istituzionali, auditorium e aree eventi. «Si tratta di un edificio molto interessante dal punto di vista ingegneristico e architettonico», ha spiegato Giorgio Lombardo, Project manager, descrivendo il Palazzo Italia. «È un blocco di pianta quadrata, di lato 57,50 metri. L’idea è quella di una foresta urbana, con radici e chiome intrecciate che simboleggiano l’incontro e lo scambio tra le persone. Coerentemente con il tema dell’Expo, il Palazzo Italia è un edificio all’avanguardia per l’efficientamento energetico: si tratta di un edificio di classe A+; più del più del 50% dell’energia dell’edificio è prodotto da fonti rinnovabili. La pelle del fabbricato è pensata con pannelli in fibrocemento che rievocano la corteccia delle radici degli alberi. Gli appoggi puntuali dell’edificio presentano una volumetria sinuosa e organica che richiama quella di certe radici giganti della pianta di Mangrovia. In totale la superficie di Palazzo Italia è di 12.800 metri quadri tra uffici aree espositive, auditorium. Si compone di due blocchi: il primo, a terra, è la grande piazza di acceso alle zone espositive dedicata al pubblico; il secondo è destinato alle attività. Completano l’edificio terrazzi a verde e giardini pensili».
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