Prato e i suoi problemi legati alla criminalità visti attraverso lo sguardo e l’esperienza sul campo del capo delle volanti della Questura, Gianfabrizio Moschini. E’ quanto realizzato per TvReporter da Marco Petruzzelli che ha intervistato uno degli esponenti di spicco della Polizia di Stato pratese durante un servizio mirato di contrasto all’illegalità al Macrolotto di Tavola e Iolo. Moschini nell’intervista ha definito Prato come una città dove “è tutto ibrido e al contempo contraddittorio. Una città che non vive di regole, di interpretazioni chiare e regolari, ma è fatta di eccezioni”. Il capo delle volanti ha poi confessato di averci messo “circa un anno per ambientarsi alle dinamiche della città” e di essere “rimasto stupito dalla presenza di tantissime etnie”. “Prato non è solo cinesi o marocchini – spiega – e questo rende l’attività di polizia molto più complicata. In tanti non parlano italiano o fanno finta di non conoscerlo”.
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