23 Gennaio 2014

Picchia la moglie incinta, la segrega in casa e maltratta i figli: arrestato 53enne pakistano


La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata un’aggressione che l’ha costretta a rivolgersi alle cure del pronto soccorso, con lesioni giudicate guaribili in un mese. A quel punto la donna, stanca di essere continuamente picchiata, ha deciso di raccontare alle forze dell’ordine la propria drammatica vicenda e denunciare il marito. L’uomo, 53anni, pakistano, residente a Prato e con cittadinanza italiana è stato arrestato dalla polizia municipale. Dalle indagini condotte dalla Sezione di polizia giudiziaria e coordinate dalla Procura della Repubblica sono scaturite imputazioni pesanti: l’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia, percosse, lesioni aggravate e violenza privata aggravata. Dopo anni di silenzio e rassegnazione la vittima ha raccontato agli inquirenti una lunga storia di violenze, sopportate in pieno isolamento. Il marito le vietava di uscire di casa senza la propria autorizzazione; la offendeva per i motivi più banali, la picchiava selvaggiamente davanti ai figli, colpendo anch’essi qualora avessero tentato di difenderla. La sottoponeva a punizioni umilianti quando non soddisfaceva i suoi istinti sessuali. L’indagato non aveva esitato a colpirla con calci e pugni al ventre addirittura quando era in stato interessante. Negli ultimi tempi l’uomo aveva smesso di contribuire al mantenimento della famiglia, costringendola ad uno stato di indigenza e di sudditanza psicologica e materiale, restando questa sorretta dai soli servizi sociali.
Le indagini hanno puntato ad acquisire elementi di riscontro, anche fuori dal nucleo familiare, che il GIP ha ritenuto idonei ad emettere il provvedimento restrittivo. L’uomo è stato accompagnato al carcere della Dogaia.