Dopo la nascita del gruppo su Facebook per denunciare la situazione dilagante di estetiste e parrucchiere abusive (Leggi l’articolo), continua in città la polemica sull’argomento. Questa volta a mandare una lettera denuncia alla nostra redazione è una giovane parrucchiera. Ecco il testo integrale, dal quale emergono tutte le difficoltà di mandare avanti una ditta di fronte all’eccessiva tassazione e alla concorrenza sleale.
“Si parla sempre di evasione e di evasori fiscali, di denunciare questa cosa e chi lo fa. Noi abbiamo nomi e cognomi di ragazze e donne che fanno il nostro lavoro a nero, ma quando provi a rivolgerti alle forze dell’ordine è come aver parlato ai muri. Disoccupati, cassaintegrati e chiunque si trovi senza lavoro si propone come parrucchiere o estetista a domicilio. Le persone che hanno un negozio lavorano 12 ore al giorno ed è già tanto se riparano alle spese. Hanno un utile inferiore al dipendente part-time e queste persone abusive non pagano tasse, tutti soldi puliti in tasca e possono creare problemi seri ai clienti: dai prodotti comprati da grossisti o al supermercato, ai materiali non sterilizzati. Se poi parliamo di chi apre un’attività senza diploma professionale. Il titolare può non essere qualificato e avere un collaboratore in possesso di esso. Vi pare una cosa giusta? Per non parlare dei cinesi che aprono negozi che vengono su come funghi e fanno servizi a prezzi stracciati. Dico, ma nessuno si domanda il perchè di questi prezzi? Noi vogliamo denunciare queste persone perchè siamo stanchi di tutto questo. Vogliamo solo che la nostra fatica e i nostri sacrifici siano ripagati giustamente, perchè se la legge dice così vogliamo fare veramente qualcosa”.
Commenti