Notte di paura per la pioggia battente: allagate alcune strade a Castelnuovo. Per fortuna la situazione è rimasta sotto controllo


Nottata di paura e di grande lavoro per la situazione dei fiumi e dei torrenti, particolarmente a rischio per la pioggia che senza sosta ha battuto tutto il territorio provinciale. Dopo l’esondazione del Calice al Ponte dei Bini, avvenuta prima di mezzanotte, non si sono per fortuna segnalate altre emergenze gravi. In quel punto il sistema idraulico da tempo rodato e l’installazione nel pomeriggio di una idrovora hanno per fortuna scongiurato il peggio: le abitazioni non sono state raggiunte dall’acqua.

I disagi maggiori sono sopportati dalla popolazione di Castelnuovo, al confine sud del Comune di Prato, dove molte strade sono allagate. La protezione civile aveva nella notte posizionato una idrovora da 9000 litri al minuto per ridurre la pressione sul sistema fognario che nelle ultime ore aveva portato a un parziale allagamento in via del Giramonte, interessando anche alcune abitazioni. Invase dall’acqua anche alcune vie periferiche del paese di Iolo. Già alle 4 del mattino in via del Fossato e via del Giramonte, entrambe chiuse, era in corso la distribuzione dei sacchi di sabbia.

Sono diverse invece le frane che si sono verificate in montagna o sui primi rilievi pedemontani. Gli smottamenti verificatisi nella notte hanno portato alla chiusura della SP36 che unisce Vernio a Barberino di Mugello. La strada che porta da Carmignano al Pinone è chiusa (SP43) per una voragine di ben 25 mt di lunghezza subito dopo il ristorante da Olga, andando in direzione Pinone; la voragine si sta ulteriormente aprendo e franando. Poco prima della mezzanotte si era aggravata l’erosione dell’argine al Cavalciotto di Santa Lucia, sul Bisenzio, dove il 4 gennaio si era verificato uno smottamento. I tecnici di Publiacqua temono che una ulteriore erosione del terreno potrebbe comportare un danno alla condotta dell’acqua che è rimasta scoperta. Per questo motivo è stato deciso di ridurre la pressione dell’acqua nelle condutture della zona Nord di Prato per facilitare la salvaguardia della tubazione. Si potrebbe di conseguenza verificare una riduzione della pressione dell’acqua nelle condutture della zona.

Le previsioni meteo per le prime ore della mattinata fanno sperare in un po’ di respiro. Ma la situazione dei fiumi e dei torrenti resta particolarmente complessa e i terreni sono del tutto saturi di acqua. La situazione più delicata resta quella dell’Ombrone, soprattutto a causa del livello raggiunto dall’Arno – in cui il torrente pistoiese-pratese sfocia – in zona Signa – Montelupo: qua il fiume ha superato quasi il secondo livello di guardia e non sta ricevendo l’acqua degli affluenti.