Dopo le piogge abbondanti di venerdi e sabato scorso, è il momento della conta dei danni. I responsabili della protezione civile dei comuni pratesi stanno compilando le relazioni, che serviranno alla Provincia di Prato per chiedere lo stato di calamità alla Regione Toscana. Soltanto in caso di riconoscimento dell’emergenza, gli enti locali e i singoli cittadini che hanno subito danni legati al maltempo potranno chiedere il risarcimento, grazie a fondi regionali. L’intervento più oneroso riguarderà il rifacimento dell’argine del Bisenzio franato a Santa Lucia, di fronte al cavalciotto. Il progetto di ripristino spetta a Provincia e genio civile, ma anche il Comune dovrà provvedere alla messa in sicurezza della pista ciclabile soprastante, sul lato di Canneto, che resterà chiusa finchè non saranno effettuati i lavori.
Già eseguiti, da parte della protezione civile, i primi interventi provvisori sui torrenti Bardena e Ficarello, che hanno eroso gli argini. Nel primo caso si è trattato della ricostruzione di un tratto di 4 metri, che a causa della piena si era ribassato di un metro di altezza. Per il torrente Ficarello, che ha subito la rottura di 4 metri di argine in sinistra idraulica all’altezza di via Mozza per l’Ombrone, è stata realizzata una struttura provvisoria protetta da dei teloni. In entrambi i casi il Consorzio Bisenzio-Ombrone dovrà provvedere ai lavori definitivi di messa in sicurezza. Diversi i punti in cui gli argini dei torrenti pratesi hanno subito parziali erosioni, che richiederanno opportuni consolidamenti.