2 Gennaio 2014

Inizia il viaggio del Vescovo nelle parrocchie. Mons. Agostinelli: «Vorrei incontrare tutti i pratesi»


Un viaggio lungo tre anni, da Montepiano a Castelnuovo, da Viaccia a La Querce. È la Visita pastorale che porterà il vescovo Franco Agostinelli a incontrare le 78 parrocchie della diocesi di Prato. Si tratta di una iniziativa che ogni ordinario diocesano ha il dovere di compiere per conoscere da vicino il «suo» territorio con tutte le realtà appartenenti alla comunità ecclesiale che lo vede come Pastore. Anche i predecessori, mons. Pietro Fiordelli negli anni Cinquanta, e venti anni fa mons. Gastone Simoni, iniziarono il loro episcopato con la Visita pastorale.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina in palazzo vescovile da mons. Franco Agostinelli e dal vicario generale mons. Nedo Mannucci e dal vicario episcopale per la pastorale mons. Carlo Stancari.
«Vorrei poter arrivare a tutti perché questa è la visita del Pastore di Prato e non solo di alcuni», ha sottolineato il Vescovo.
Il cammino di mons. Agostinelli comincia sabato 11 gennaio e terminerà nel 2017. La prima parrocchia sarà San Giovanni Battista a Maliseti e poi, a seguire, tutte le altre del vicariato ovest: San Paolo, Galciana (San Pietro e Visitazione), Gesù Divino Lavoratore, Sant’Ippolito in Piazzanese, Santa Maria Assunta a Narnali, Ascensione al Pino, Santissima Trinità a Viaccia.
La presenza in ogni parrocchia sarà di una settimana, da sabato a sabato. In sette giorni mons. Agostinelli sarà chiamato a incontrare il consiglio pastorale parrocchiale e quello degli affari economici, i catechisti con i propri ragazzi e tutti i gruppi presenti, da quello giovanile a quello della terza età, dai fidanzati alle famiglie, dalla Caritas al gruppo missionario, dalle confraternite alle associazioni laicali. Senza dimenticare gli anziani e gli ammalati. Ma non solo, il Vescovo si è reso disponibile a conoscere tutte le realtà presenti sul territorio di una parrocchia, così, nel suo primo impegno a Maliseti è già in programma una serata al circolo arci Quinto Martini e al bocciodromo.
«Inoltre ho detto ai parroci che possono prevedere momenti di colloquio personale con me da parte dei fedeli che ne faranno richiesta», aggiunge il Vescovo.
L’arrivo del Presule nella parrocchia guidata da mons. Santino Brunetti è stato annunciato con l’invio, a tutte le famiglie di Maliseti, di una lettera scritta da mons. Agostinelli.
«Vorrei che il nostro incontro servisse anche a condividere i tanti problemi della vita ordinaria: il lavoro, la salute, la preoccupazione per il futuro dei figli», ha scritto il Presule nella lettera. Il Vescovo è arrivato a Prato poco più di un anno fa, il 25 novembre 2012, e la Visita pastorale si dimostra come l’occasione giusta per «allargare il cerchio delle conoscenze – scrive ancora Agostinelli – estenderlo a tutti, senza distinzione alcuna, senza barriere o preclusioni di fede religiosa, ideologia, razza e cultura».

Le parrocchie, prima della visita

La macchina dell’organizzazione, coordinata dall’Ufficio pastorale diretto da mons. Carlo Stancari, ha già predisposto il calendario e definito, insieme a mons. Agostinelli, le linee guida contenenti le indicazioni che ogni comunità parrocchiale dovrà seguire per accogliere il Vescovo.
La preparazione di ogni parrocchia sarà di tipo organizzativo, ma anche spirituale. Nei giorni antecedenti l’arrivo di mons. Agostinelli può essere promosso un triduo di preghiera oppure una veglia, una missione al popolo o alcuni incontri per zone sul territorio. «Unità e missionarietà sono due aspetti fondamentali della Chiesa che la Visita servirà a incrementare – dice mons. Stancari – da una parte le parrocchie sono chiamate a rivedere la propria organizzazione, dall’altra si devono adoperare per essere testimoni di Cristo sul proprio territorio».
L’arrivo del Vescovo sarà preceduto inoltre dai «Convisitatori», che insieme formano un gruppo di lavoro coordinato dal Vicario generale mons. Nedo Mannucci. Essi hanno il compito di distribuire dei questionari, divisi in vari settori (evangelizzazione e catechesi, liturgia e sacramenti, carità e testimonianza, beni parrocchiali e amministrazione, vita e realtà della parrocchia in generale), che serviranno a capire lo «stato» della parrocchia, in modo da redigere una piccola relazione sui dati emersi.
Questa documentazione, adeguatamente compilata, sarà consegnata all’Ufficio pastorale prima della visita, così il Vescovo avrà chiaro quale realtà si troverà di fronte. «Sarà uno strumento prezioso per ridestare la vitalità delle parrocchie – osserva mons. Mannucci – che avranno l’opportunità di capire nuovi bisogni e confermare buone pratiche».

Durante la visita

Qui ogni comunità è libera di organizzarsi come crede. Tutte le visite inizieranno di sabato e dureranno una settimana. Sicuramente il Vescovo incontrerà il Consiglio pastorale parrocchiale e per gli affari economici e i catechisti.
Poi in base alle particolarità della parrocchia, alle realtà esistenti sul territorio, sarà stilato un preciso programma concordato tra il parroco e mons. Agostinelli. Nella zona di competenza di alcune parrocchie infatti ci possono essere sedi istituzionali, Comuni, Circoscrizioni, oppure caserme, scuole, Pro Loco, circoli, associazioni, centri per anziani e case di cura. Ma anche particolari situazioni, di tipo privato, che meritano una speciale visita del Vescovo.
Inoltre mons. Agostinelli si è reso disponibile a guidare veglie, adorazioni eucaristiche comunitarie e celebrazioni liturgiche dettate dal tempo liturgico. Tra le attenzioni, la richiesta di celebrare le cresime durante la Visita pastorale.

Dopo la visita

Al termine della visita, mons. Agostinelli lascerà ai parroci due lettere, una riguarderà tutto il vicariato, l’altra, indirizzata alla singola parrocchia, conterrà suggerimenti e indicazioni di carattere pastorale. Se necessario saranno emanati eventuali «decreti», firmati dal Vescovo, in cui verranno confermate le scelte in atto e verranno date precise indicazioni sugli aspetti pastorali da migliorare e sul da farsi, in ordine all’amministrazione e alla conservazione patrimoniale. Ai parroci viene chiesto di consegnare al Vescovo una dettagliata relazione della settimana appena trascorsa. Una copia di tale documento sarà conservata nell’archivio parrocchiale.
Al termine delle visite in ogni vicariato – la zona ovest terminerà nel mese di giugno – sacerdoti, consigli pastorali parrocchiali e operatori pastorali vicariali incontreranno in una assemblea il Vescovo per uno scambio di impressioni, suggerimenti, richieste e proposte.

Il calendario

La prima tappa della Visita pastorale sarà nel vicariato ovest. Da gennaio a giugno, il Vescovo farà la conoscenza delle nove parrocchie che compongono la zona. Poi il viaggio di mons. Agostinelli proseguirà negli altri sei vicariati nei quali è suddivisa la nostra diocesi. Un impegno che si concluderà nei primi mesi del 2017.
Non saranno solo le comunità parrocchiali a essere visitate, nell’agenda del Vescovo ci sono anche istituzioni, enti e organismi presenti sul territorio. L’intento principale è quello, così come previsto dal codice di diritto canonico, di permettere all’ordinario diocesano di conoscere le parrocchie della «sua» Chiesa ma anche di incontrare tutte le realtà presenti sul territorio.
Ecco il calendario delle parrocchie della zona ovest e quello con il periodo di visita degli altri vicariati. Dall’11 al 18 gennaio Maliseti; dall’8 al 14 febbraio San Paolo; dal 22 febbraio al primo marzo Galciana (San Pietro e Visitazione); dall’8 al 15 marzo Gesù Divino Lavoratore; dal 29 marzo al 5 aprile Sant’Ippolito in Piazzanese. Poi, dopo la pausa per le festività pasquali e il pellegrinaggio diocesano in Armenia, dal 10 al 17 maggio si riprende con Narnali. Dal 31 maggio al 7 giugno Ascensione al Pino e infine dal 15 al 21 giugno Viaccia.
La Visita continua dopo l’estate. Da settembre a dicembre toccherà alle parrocchie della Valbisenzio. Nel 2015, da gennaio a luglio, vicariato est; da settembre a dicembre vicariato sud-ovest. Da gennaio a luglio 2016, vicariato sud-est; da settembre a dicembre 2016, vicariato nord. Nel 2017, le parrocchie del centro storico.