Calano le nascite a Prato, a raccontarlo sono i numeri. In totale nel 2013 i parti sono stati 2638, 251 in meno rispetto al 2012. La diminuzione dei parti coinvolge sia le donne italiane, che quelle straniere, specialmente le partorienti di etnia cinese. Il dato è comune al resto della Toscana, anche se, nonostante la flessione, la nostra città detiene ancora il primato di più alto tasso di natalità in regione. Prato continua a distinguersi inoltre per l’attenzione riservata ai parti naturali, con notevoli vantaggi per madre e nascituro. Nell’ultimo anno i cesarei sono stati fatti solo nel 10-15% dei casi. Ma gli ottimi risultati non si fermano alla fase del parto, Prato si caratterizza anche per l’alta qualità dell’assistenza post-natale. La chiave di questo successo sta in una forte collaborazione tra tutte le professionalità in campo: ginecologi, infermieri, ostetriche, assistenti sociali. Collaborazione che non è venuta meno con il passaggio al nuovo ospedale, anzi, le nuove strutture hanno aiutato a garantire l’efficienza. L’azienda sanitaria pratese non si ferma però a questi numeri, il lavoro sul territorio continua, soprattutto verso le donne straniere che spesso rinunciano all’assistenza per motivi culturali o linguistici.