16 Gennaio 2014

I medici del 118 chiedono di lavorare a Firenze: “Decisioni affrettate e abborracciate senza coinvolgerci”


I medici del 118 chiedono alla Asl e alla Regione di essere coinvolti nella decisione sul trasferimento della centrale operativa del 118. All’indomani del dietrofront della Regione, che ha bloccato l’annunciato spostamento a Firenze e in vista di una futura destinazione a Pistoia ha rimandato ad una commissione il varo di un piano attuativo.
Il nuovo piano dovrà “individuare criteri di omogeneità sia in termini di popolazione che di estensione territoriale, tenendo conto della sicurezza strutturale e orografica (antisismicità e antialluvionabilità) delle centrali individuate”.

I medici del 118 chiedono che alla  stesura del piano attuativo possano collaborare  anche i rappresentanti delle associazioni del Volontariato e della Croce rossa e ritengono fondamentale anche il confronto e la concertazione con le organizzazioni sindacali interessate. “Avevamo chiesto di poter continuare a lavorare come medico di centrale a Firenze ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta – scrivono i medici del 118 di Prato -. Così come non siamo mai stati interpellati in tutta la fase di preparazione dell’accorpamento della centrale di Prato con quella di Firenze. Addirittura, giunti ormai alla vigilia di questo annunciato accorpamento, non era ancora stata fatta né calendarizzata neanche una riunione operativa con i medici operanti sui mezzi di soccorso, tra gli attori principali del sistema di emergenza territoriale. Si auspica quindi che a questo punto vengano seguiti nei tempi e nei modi i criteri individuati nella delibera, e non si tenti di procedere più con decisioni affrettate e abborracciate”.