21 Gennaio 2014

Fumi e rumori dal nuovo ospedale, le istituzioni rassicurano. Ma i residenti presentano denuncia ai carabinieri


I rumori stanno per essere mitigati definitivamente. I fumi non sono nocivi e le modalità con cui avvengono le emissioni potranno essere migliorate, sulla base di una proposta del gestore del nuovo ospedale, da valutare in sede di Conferenza dei servizi. Sono le risposte emerse, nel corso del vertice istituzionale avvenuto oggi in Comune, alle preoccupazioni dei residenti di via Ciulli, che da mesi denunciano fumi e rumori molesti provenienti dal nuovo ospedale di Prato. All’incontro di oggi (a cui hanno partecipato il sindaco Cenni, il vice sindaco Borchi, il direttore generale della Asl  Majno, la direttrice sanitaria dell’Asl Carli, il dirigente dell’ufficio ambiente della Provincia  De Crescenzo, il direttore dell’Arpat Giovannelli e il rappresentante di Sat, il Gestore del nuovo ospedale) è stata fatta una ricognizione dei problemi ambientali lamentati dai residenti della zona.

“Per quanto riguarda il problema del rumore – recita una nota congiunta dei vari enti – sono stati realizzati degli interventi di mitigazione e la risoluzione definitiva è imminente. Inoltre presto saranno rese note le valutazioni conclusive di Arpat. Per quanto riguarda i fumi, sulla base di dati forniti, Asl sostiene che non sono nocivi e il loro impatto visivo, con le basse temperature, è attribuibile al vapore acqueo. E’ stato preso inoltre l’impegno di far valutare possibili miglioramenti delle modalità di uscita dei fumi stessi, sulla base di una proposta tecnica del gestore, di cui parlare alla Conferenza dei Servizi in Provincia”.

Da mesi i residenti di via Ciulli, che hanno aperto una causa contro la Asl, denunciano fumi e rumori molesti provenienti dal nuovo ospedale di Prato. Dopo l’ultimo episodio, di sabato scorso, una famiglia ha anche presentato denuncia ai carabinieri mostrando il referto del pronto soccorso. “Sabato sera – racconta Lucia Laschi – ho aperto la finestra  di cucina, al piano terra, ed è entrata una zaffata di intensità insopportabile, un fumo acre che ci ha procurato tosse stizzosa, arrossamenti alla faringe e congiuntivite – come riscontrato dai medici del pronto soccorso -. Mio marito ha anche vomitato. La mattina successiva siamo andati ai carabinieri per fare denuncia per lesioni personali. Sono mesi che ci rivolgiamo ad Asl, Arpat, Comune e Regione, ma nessuno ci ascolta. Speriamo che la magistratura e i carabinieri del Noe facciano gli accertamenti: abbiamo paura per l’inquinamento acustico e ambientale”.

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