Un cittadino cinese di 39 anni, fermato alla guida di una Opel da una pattuglia dei motociclisti della polizia municipale ha pensato bene di fornire patente e permesso di soggiorno di un connazionale, sperando di trarre in inganno gli agenti. I vigili urbani però si sono accorti che la foto sui documenti era di un altro cittadino che appariva più giovane di quello che avevano davanti. Visto che il soggetto continuava a confermare che i documenti erano suoi gli agenti lo hanno accompagnato prima al Comando per approfondimenti e successivamente dai Carabinieri di Prato per la foto-segnalazione. Solo successivamente il cinese ha confessato di essere un’altra persona e di essere clandestino sul territorio italiano. E’ stato così denunciato per sostituzione di persona, guida senza patente e violazione delle leggi sull’immigrazione. L’auto è stata posta a fermo amministrativo per un mese.
Non è stato l’unico episodio che ha portato a sequestri e fermi di veicoli per mancanza della patente di guida visto che nel giro di 24 ore gli agenti del reparto motociclisti hanno denunciato un italiano di 46 anni che guidava con patente revocata ed un cinese di 48 che non l’aveva mai conseguita. Entrambi i veicoli sono stati posti sotto fermo amministrativo. Il ciclomotore guidato dall’italiano è stato inoltre sequestrato perché privo di assicurazione.
Infine verranno revocate le patente di altri due italiani di 40 anni che guidavano con la patente sospesa da alcuni anni i propri veicoli a due ruote, per di più privi di assicurazione. Per questo, oltre alla sanzione amministrativa per la guida con patente sospesa e la conseguente revoca definitiva dell’abilitazione, è scattato il sequestro dei veicoli.