5 Gennaio 2014

Epifania, i Magi a Capezzana, presepe vivente a Iolo e incontro con le comunità straniere a S. Lucia


Nel giorno dell’Epifania, lunedì 6 gennaio, sono in programma molte iniziative. Ne segnaliamo alcune.

A Capezzana si festeggia con il suggestivo corteo dei Magi che passerà per le vie del paese con oltre cento figuranti. Il ritrovo è alle 14,30, alla «casa rossa» e poi via di Reggiana, via della chiesa e via sotto l’organo, fino ad arrivare di fronte alla chiesa, dove sarà allestita la capanna che accoglierà la Sacra Famiglia e i Magi. «Apriranno il corteo Maria e Giuseppe assieme al Bambin Gesù, impersonato da un bambino vero – spiega il parroco, don Alberto Maggini – chiuderanno la sfilata i Magi con la loro carovana». Dopo l’arrivo in piazza della chiesa intorno alle 16, con la consegna dei doni da parte dei Magi, ci si sposterà in chiesa, con la benedizione dei bambini e l’omaggio a Gesù. Alla fine, festa per tutti con la Befana organizzata dalla Misericordia di Capezzana, che porterà i dolci ai bimbi presenti.

A Iolo invece si replica il noto ed apprezzato Presepe vivente. A partire dalle 17 il paese si trasforma nelle strade di Betlemme. Così come avvenuto il giorno della vigilia di Natale, le vie della frazione si animeranno con 300 figuranti in costume d’epoca. Tanti gli ambienti originali ricreati: il tempio romano, l’osteria, le botteghe artigiane; l’ortolano, il fornaio, il tappezziere, il pescivendolo, il vasaio, il fabbro, il commerciante di stoffe, lo speziale. E ancora la scuola, la zona del censimento e ovviamente la capanna di Gesù bambino. L’iniziativa è promossa dalla Misericordia di Iolo con la scuola primaria, il coro parrocchiale e la sartoria sociale.

La parrocchia della Regina Pacis a Santa Lucia, per il quarto anno consecutivo, ha invitato alla celebrazione dell’Epifania le comunità straniere. La messa delle ore 11 sarà concelebrata dal parroco don Mauro Rabatti e da don Francesco Saverio Wang, cappellano della comunità cinese. Saranno presenti anche rappresentanti de altre comunità: pakistana, rumena e nigeriana. A seguire il pranzo, preparato dalle donne della parrocchia, e il gioco della tombola. «È un momento di amiciza e fraternità al quale teniamo molto – dice don Mauro – ormai siamo diventati amici ed è bello ritrovarsi tutti insieme in un momento di festa».