“A quanto emerso la posizione di Barosco e del M5S di presentare un esposto e una denuncia contro potenziali irregolarità nel nuovo ospedale si baserebbe sulla richiesta di affidare ad una ditta esterna un supplemento di controlli per il costruendo ospedale di Lucca formulata dal direttore di questa struttura. Il tutto si basa sul sillogismo che essendo le costruzioni gemelle, analoghe anomalie potrebbero essere presenti anche a Prato e Pistoia. La lettera che avrebbe dato l’avvio alla denuncia è tuttavia stata diffusa in rete e fa emergere chiaramente la debolezza di questa tesi. Difatti vi è espresso in modo esplicito che la ditta incaricata dei controlli a Prato e Pistoia aveva “individuato inconvenienti e messo in atto soluzioni”. Per l’ospedale di Pistoia sono anche descritte le principali criticità, fra cui una non potabilità dell’acqua. A questo punto ci chiediamo se sia possibile che siano stati fatti aprire degli ospedali con acqua non potabile; forse l’azienda sanitaria non ha fatto ulteriori controlli ? Intanto logica vorrebbe che fosse chiesto a detta azienda ragione e documentazione su quanto contestato; poi, in assenza di risposte convincenti, sempre la logica vorrebbe che ci si rivolgesse alle autorità competenti. Invece è stato fatto esattamente l’opposto. Come dovrebbe sentirsi adesso un ricoverato o un lavoratore dell’ospedale avendo il sospetto della non potabilità dell’acqua che sgorga dai rubinetti? Ovviamente (anche) la risposta è sensazionalistica: accanto alla denuncia Barosco invita i lavoratori dell’ospedale a filmare coi telefonini le eventuali irregolarità, ignorando il fatto che come incaricati di pubblico servizio medici e infermieri hanno l’obbligo di fare rapporto alla autorità giudiziaria qualora nell’esercizio delle proprie funzioni vengano a conoscenza di reati perseguibili d’ufficio. La differenza è chiara: da una parte strumenti legali indirizzati a correggere anomalie e affrontare reati a norma di Legge, dall’altra l’intervento salvifico del Gabibbo, che sbatte il mostro in prima pagina, fa sentire importanti e pur confidando nella millantata azione curativa della rete lascia inalterati i problemi. Inutile dire che questa non è la politica in cui ci piace riconoscerci”.
Filippo De Rienzo
Partito Democratico