Clamorosa svolta sulla centrale operativa del 118. Quando tutto era pronto per il trasferimento a Firenze, previsto per il 20 dicembre, la Regione ha cambiato programma: Prato manterrà temporaneamente la propria centrale al vecchio Misericordia e Dolce, per poi trasferirsi a Pistoia. Lo spostamento avverrà tra qualche mese, un tempo necessario all’adeguamento tecnologico dei locali di Pistoia. La comunicazione è stata fatta direttamente dall’assessore alla sanità Luigi Marroni ai referenti regionali delle associazioni di volontariato, in un incontro che si è tenuto stamani a Firenze. Una decisione che ha preso di sorpresa anche la dirigenza della Asl, che oggi ha incontrato i sindacati di medici e infermieri comunicando un altro indirizzo: quello del trasferimento del 118 a Firenze, assieme all’intenzione di rispettare l’accordo sindacale siglato a ottobre, che prevede 4 mesi di affiancamento per gli infermieri del 118 nella nuova centrale operativa, per poi essere riportati a Prato nell’ambito del sistema di emergenza territoriale, in servizio sulle ambulanze infermieristiche o sulle automediche.
Sulla riorganizzazione del 118 la Asl aveva organizzato per domani una conferenza stampa, annullata nel tardo pomeriggio, dopo che la Regione ha inviato una nota ufficiale alla dirigenza della Asl. “Considerata la complessità di tale riassetto – si legge nella nota – si invita l’Azienda a rinviare la data di trasferimento della centrale operativa del 118 alla metà del mese prossimo, quando sarà definito il piano attuativo generale di riorganizzazione da parte di una apposita Commissione in via di costituzione”.
La soppressione della sede pratese e il trasferimento – a questo punto a Pistoia – rientra nella prima fase della riorganizzazione del 118 toscano: le centrali saranno in un primo momento ridotte da 12 a 6. Entro il 2016 ci sarà il passaggio definitivo a tre centrali operative di area vasta.
Intanto è saltato il consiglio comunale straordinario sulla sanità previsto lunedi prossimo. A causa di impegni sopraggiunti dell’assessore regionale Luigi Marroni, la seduta è stata spostata a lunedi 17 febbraio, alle 15,30.
“Ci auguriamo che l’assessore Marroni non si sottragga, dopo settimane di mail e telefonate, ad un dibattito così importante sul quale la città di Prato è determinata ad avere delle risposte su problematiche che devono essere trattate” – afferma il presidente del consiglio comunale Andrea Amerini – “Prato ha bisogno di essere ascoltata e riconosciuta per il ruolo e i bisogni che ha in un momento così difficile” conclude Amerini.
Dario Zona
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