Arrivano da New York, Dallas, Chicago, Denver, solo per citarne alcune. E di fronte alle nostre piccole piazze antiche, al nostro sole e all’aria limpida e perfetta – come quella di domenica – riescono a dire a noi pratesi: “Do you live here? Lucky you!” Quindici studenti americani provenienti dalla sede fiorentina della Syracuse University (Università americana con base a New York) hanno visitato domenica la nostra città. Ad accompagnarli il loro prof di Storia dell’Architettura, Alick McLean, esperto di Prato e della sua arte per averle studiate da tempo, a fondo. McLean – americano emigrato in Germania, che oggi a Prato lavora ai pannelli e alle didascalie che comporranno il nuovo allestimento del Museo Civico in Palazzo Pretorio – ha voluto portare i suoi studenti a pranzo nella Chinatown pratese, e poi in giro nel centro storico.
“Per i ragazzi è interessante vedere da vicino la realtà dei cinesi di Prato, visto che sono una componente così importante per la città”, ha spiegato Mc Lean. “Per questo ho voluto portarli qui”. E alla domanda “Come ti sembra Chinatown?”, uno studente di Dallas mi sorride e fa spallucce: “Sai, noi abbiamo Chinatown, Koreantown…”
Dopo il pranzo, molto gradito, gli studenti hanno potuto visitare il Museo Civico in fase di riallestimento, osservandone l’architettura e la pittura e comprendendo quale sia stata la difficoltà dei gruppi di progettazione per arrivare a creare un allestimento che valorizzasse le opere esposte e il Palazzo stesso. Hanno poi visitato il Castello dell’Imperatore e la Basilica di Santa Maria delle Carceri. La storia della città e l’antichità delle sue opere li affascinano molto. “100 miles in Italy is a long distance – mi spiega una ragazza – 100 years in US is a long time”.
Luci Pec
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