“Biffoni candidato sindaco del Pd? Mi dispiace che abbiano prevalso gli interessi di partito. Così Prato perde un parlamentare, e sappiamo quanto sia stato importante avere nostri rappresentanti a Roma, dai 25 milioni di euro ottenuti per Prato area di crisi, alle risorse per la ristrutturazione del Castello dell’Imperatore, fino ai 15 milioni per il viadotto al Soccorso”. Il sindaco Roberto Cenni commenta così l’ufficializzazione di Matteo Biffoni a candidato sindaco del Pd, giunta ieri sera nel corso della direzione del partito.
Cenni ancora non scioglie la riserva sulla sua ricandidatura e dice che la “discesa in campo” di Biffoni non influenzerà le sue scelte. La volontà di proseguire nel mandato e concludere l’opera iniziata nel 2009 c’è, ma non c’è ancora la garanzia che Cenni ha chiesto ai partiti di centrodestra: ovvero il pieno sostegno per assicurare stabilità alla prossima amministrazione.
“Alcune forze che mi hanno sostenuto nel 2009 hanno poi manifestato visioni diverse rispetto agli accordi iniziali; è tutto lecito, ma l’importante è che siano chiari gli obbiettivi da entrambe le parti e se c’è possibilità di convergenza, ben venga” dice Cenni.
La parola d’ordine è “chiarezza”, quella chiarezza che Cenni riconosce a Matteo Renzi nel suo programma di riforme e che auspica anche nel centrodestra pratese.
“Basta giocare con gli equivoci, occorre trasparenza” dice Cenni, che tuttavia ribadisce di non essere disposto a competere a primarie di coalizione. “Neppure il Partito Democratico adotta le primarie per i sindaci che optano per la ricandidatura” conclude il sindaco.
D.Z.